Rischio di cancro ridotto del 50% per chi ha a cuore il proprio cuore. Questo è il risultato definitivo dello studio ARIC (Atherosclerosis Risk in Communities), pubblicato sulla prestigiosa rivista Circulation, che ha valutato se l’aderenza ai livelli ideali dei sette parametri di salute cardiovascolare dell’AHA, American Heart Association, sia inversamente proporzionale all’incidenza di tumori. I sette parametri che l’AHA ha identificato come marcatori di benessere cardiovascolare sono: l’assenza di abitudine al fumo, l’indice di massa corporea normale, l’attività fisica regolare, un regime alimentare appropriato, valori regolari di pressione arteriosa, di glicemia e di colesterolo totale.
Lo studio ha visto coinvolti 3.253 partecipanti seguiti in un follow up di 17 – 19 anni. L’incidenza del cancro (esclusi i tumori della pelle non-melanoma) dal 1987 al 2006 è stata estrapolata utilizzando il registro dei tumori e di sorveglianza in ospedale. Sono stati verificati 2.880 casi di cancro durante il follow-up, con una rilevante e graduale associazione inversa tra il numero di parametri ideali per la salute cardiovascolare al basale e l’incidenza del cancro. I soggetti che aderivano a 6 o 7 parametri ideali di salute cardiovascolare (2,7% della popolazione) avevano un rischio del 51% più basso d’incidenza di cancro rispetto a chi non aderiva ad alcun parametro; l’associazione è stata attenuata per i soggetti che aderivano a 5 parametri di salute e che presentavano un rischio di cancro del 25% inferiore rispetto ai soggetti che non presentavano alcun parametro. Allora occhio sempre ai fattori di rischio cardiovascolare nella lotta alle neoplasie. Meno infarti, meno tumori, più anni alla vita.
Bari 1 aprile 2013