Santacroce e scacco

Birra olio e vino per curare cuore e tumori

Santacroce e scacco

Da Bari nuove speranze nella lotta alle neoplasie, malattie cardiovascolari e degenerative. Giovani ricercatori hanno studiato sostanze naturali per accrescere salute e sviluppo.

Il 27 ottobre la rivista Scientific Reports – Nature ha pubblicato i risultati di una lunga ricerca completamente effettuata nei laboratori dell’Università di Bari.
Tiziana Cocco, Danila De Vito, Salvatore Scacco (Dip. di Scienze Mediche di Base, Neuroscienze e Organi di Senso – SMBNOS) e Luigi Santacroce (Dip. Jonico – DISGEM) studiando da 5 anni le proprietà antiossidanti dei polifenoli, composti naturali presenti in molti alimenti, hanno scoperto l’attività d’inibizione della proliferazione delle cellule tumorali.
I polifenoli sono presenti in frutta, verdura, nel tè verde o nero e nei vini specialmente in quelli. I processi di conservazione, stoccaggio e cottura alterano le proprietà antiossidanti sino ad annullarne i noti effetti positivi sull’apparato cardiovascolare e sulle patologie legate alla senescenza. A questo pone rimedio l’industria con la commercializzazione sempre più in crescita di prodotti naturali, i nutraceutici, parola di sintesi tra nutrizione e farmaceutica, che se associati a stili di vita corretti, rappresentano armi vincenti nella prevenzione oncologica e cardiovascolare.

« La traiettoria della nutraceutica – riferisce Luigi Santacroce, nella foto a destra con il prof. Scacco – è il topic capace di coniugare la farmacologia con la cosiddetta “waste medicine”. Numerosi sono gli esempi applicativi della nutraceutica, sebbene molti siano di recentissima scoperta, come i risultati riportati nel nostro lavoro».

Grazie al contributo dei molti dottori di ricerca che hanno partecipato allo studio, tra questi lo stesso prof. Santacroce, da buon maestro, segnala Marco Tatullo, è emerso che dai prodotti di lavorazione di molte produzioni alimentari, olio di oliva e birre, considerati scarti industriali, si possono estrarre elementi naturali che porteranno benefici alla salute dei cittadini e creeranno opportunità di lavoro.  In questo momento, chi saprà ottimizzare per primo queste scoperte scientifiche, utilizzando elementi provenienti dal ciclo naturale e non di sintesi, sarà precursore della medicina del futuro. L’Università di Bari è in prima fila in questo settore.

Riccardo Guglielmi

Fonte: “Antioxidant and Antitumor Activity of a Bioactive Polyphenolic Fraction Isolated from the Brewing Process” accessibile on line a www.nature.com/articles/srep36042

Articolo 60/2016 Pubblicato il 3 novembre 2016 su: http://www.corrierenazionale.net/index.php/benessere/41-noi-e-la-salute/733-da-bari-importante-scoperta-nella-lotta-al-cancro

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