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VIVICITTA’ Bari 2019

VIVICITTA’ Bari 2019

Chi c’è vince. Cardiologia dello sport al nastro di partenza

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Di Riccardo Guglielmi

Grande attesa per Vivicittà Bari 2019, la gara podistica organizzata dalla Uisp. Gli atleti cominciano a scaldare i muscoli per festeggiare domenica 31 marzo i 33 anni della manifestazione e, con la complicità di un’augurabile giornata di sole, salutare la primavera. Appuntamento alle 9.30 a Parco 2 Giugno per le foto di rito, partenza alle 10.30 per la gara competitiva di 10 Km e la divertente passeggiata di 4. La manifestazione, patrocinata da Alto Patronato della Repubblica, Consiglio dei Ministri, Regione Puglia, Comune di Bari, CONI, FIDAL, rappresenterà anche quest’anno un evento di sport, festa, socializzazione e solidarietà. Sempre più alto il numero dei partecipanti e l’obiettivo del 2019 è superare le 10mila iscrizioni. Un percorso unico rispetto alle altre gare podistiche, prevalentemente in piano con i 3 ponti urbani da superare, dal Parco alle piazze e strade della zona Murattiana, ai vicoli del borgo antico, sino al lungomare, per far apprezzare ai runner quanto Bari sa offrire ai suoi abitanti e ai turisti, il tutto in una cornice di allegria, benessere e gioia di stare insieme. Vivicittà Bari 2019 sarà ricordata anche per il convegno di Cardiologia dello sport, inizio ore 9 Hotel Nicolaus, che sabato 30 permetterà a medici, fisioterapisti, associazioni sportive e di volontariato di confrontarsi sulla sicurezza in chi pratica sport a qualsiasi titolo, anche in condizioni di disabilità e sulla necessità di realizzare quella rete di cardioprotezione che la nostra città si merita.

VIVICITTA’ Bari 2019

Luca Benedetto il runner che salva la vita

Esperienza e competenza di un atleta della Sport Center Bari

Di Riccardo Guglielmi

sport center Vivivitta 2

Questa domenica la cronaca sportiva deve il giusto riconoscimento di gratitudine al sig. Luca Benedetto, terzo in piedi a destra nella foto, classe 71, infermiere di professione, dagli inizi della carriera sempre nelle sale di emodinamica, dalla storica Villa Bianca di Bari alla Cardiologia ospedaliera “Luigi Colonna” del Policlinico, runner per hobby, regolarmente iscritto alla Società Sport Center di Bari diretta da Paolo Spilotro.

Alle ore 10.45 di questa mattina, durante lo svolgimento della gara valida ai fini FIDAL,  1° Cross  Masseria Vero,  memoria Vito Prezioso e Nino Danisi, nella contrada Monte Paolo a Palo del Colle, un concorrente è improvvisamente caduto al suolo in arresto cardiaco. L’esperienza e la competenza hanno permesso a Luca Benedetto, atleta in corsa,  di praticare con successo le manovre rianimatorie.

Non è la prima volta che Luca salva la vita a una persona durante le manifestazioni sportive, dal calcio all’atletica, ed evita che il momento di gioia e benessere che lo sport deve garantire, si trasformi in tragedia. Con oggi sono 3 i salvataggi del nostro eroe. La cronaca sportiva esalta questa domenica  Fabio Quagliarella, il bomber di 36 anni della Sampdoria, che ha uguagliato il record stabilito nel 1994 da Gabriel Battistuta  quando indossava la maglia della Fiorentina, seconda doppietta di fila, ma quello di Luca Benedetto non è da meno, considerando gli aspetti umani e il livello di gratitudine di tre famiglie.

Arresto cardiaco e morte improvvisa sono evenienze probabili durante lo sport, agonistico e non. Un monito a eseguire regolarmente i controlli cardiologici e le visite d’idoneità sportiva per gli atleti, agonisti e amatoriali. Lo sport crea benessere, è farmaco nella prevenzione delle malattie cardiovascolari, ma mettiamoci  nella condizione che avvenga in sicurezza.

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http://www.corrierepl.it/2019/01/27/luca-benedetto-il-runner-che-salva-la-vita/

http://www.corrierenazionale.net/2019/01/27/luca-benedetto-il-runner-che-salva-la-vita/

 

Il futuro è oggi: benessere e giovinezza dalle cellule staminali

La parola agli esperti lunedì a Bari

foto convegno staminali

Lunedì 17, alle ore 19.00, presso Villa Romanazzi  Carducci, organizzato da Swiss Stem Cells Biotech, azienda leader europea nella ricerca biomedica, si svolgerà l’incontro scientifico divulgativo Il futuro è oggi. La formula è quella della tavola rotonda, “Work in progress delle cellule staminali. Parliamone insieme”, alla quale parteciperanno ginecologi, medici estetici, chirurghi plastici, ortopedici, personale sportivo e riabilitativo. Conduce e modera Riccardo Guglielmi, medico giornalistaLe staminali sono cellule primitive, non specializzate, dotate della capacità di trasformarsi in diversi altri tipi di cellule del corpo attraverso un processo di differenziazione. Gli scienziati sfruttano la loro duttilità per scopi riparativi e ricostruttivi. L’obiettivo del convegno è fare il punto sulla rigenerazione dei tessuti usando le multipotenti cellule staminali della frazione stromale vascolare aspirata dal tessuto adiposo, conservate e trasformate in una riserva da usare per rigenerare tessuti e favorire l’auto riparazione. Prolungare giovinezza e benessere, mantenere buona forma fisica ed estetica, in definitiva arrivare all’eterna giovinezza, non dovrà più essere il sogno di artisti e poeti, ma il traguardo che i nostri scienziati si avvicinano a tagliare. Tra i relatori, Francesco Fischetti, coord. Scuola di medicina SAMS e STS UNIBA, Angela Dituri, chirurgo plastico presso Ospedale Santa Maria di Bari, Veronica Abertini e Ugo Poggio, rispettivamente responsabile scientifico e CEO della SSCB. Evidenze scientifiche, risultati pratici nel mondo dello sport, il caso Nadal uno per tutti, dalle riparazioni alle ricostruzioni tendinee, cartilaginee o di organi, grande speranza per la mammella la mastoplastica additiva, correzione d’inestetismi, saranno gli argomenti che gli esperti invitati tratteranno. Poiché una parte del mondo scientifico è schierata a favore dell’utilizzo delle cellule staminali, mentre c’è qualcuno che guarda ancora con sospetto a questo settore della ricerca, l’incontro servirà a dirimere, nel rispetto delle leggi e dell’etica medica, dubbi e problematiche, infezioni, allergie, rigetto e costi, che queste nuove procedure comportano.  La ricerca della moderna medicina si basa su tre percorsi, immunologia, staminali e robotica. Le cellule staminali permetteranno qualità e quantità di vita, riduzione d’interventi chirurgici complessi. Le conseguenze sono riduzione dei costi e meno disagi per le persone.

Segreteria organizzativa : Massimiliano Cipolla,  Medical Advisor SSCB

Bari 15.12.2018

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http://www.corrierepl.it/2018/12/15/il-futuro-e-oggi-benessere-e-giovinezza-dalle-cellule-staminali/

Babbo Natale di A.M.A. Cuore a Triggiano

Un Defibrillatore in dono al Circolo Didattico Giovanni XXIII

cuore-defibrillatore Webb

Mercoledì 12 dicembre, ore 11.00, presso la sede del 2° Circolo Didattico Scuola Primaria Giovanni XXIII di Triggiano, via San Pietro 9, alla presenza di autorità locali e scolastiche, cerimonia di consegna del Defibrillatore semiautomatico, dono della Onlus  A.M.A. Cuore Bari. L’evento vuole implementare la cultura della prevenzione delle malattie cardiovascolari sul territorio, dall’infanzia, con il coinvolgimento di famiglia e scuola, all’ospedale, dove i volontari dell’associazione, con l’Auto Mutuo Aiuto, sono vicini alle persone ricoverate nelle Cardiologie e nelle Riabilitazioni.

Sarà Babbo Natale, Francesco Pastanella, presidente di AMA Cuore, a donare il defibrillatore alla dirigente scolastica Immacolata Abbatantuono, dopo una breve confronto “A tavola con Cuore” condotto dal Cardiologo giornalista Riccardo Guglielmi e dalla docente Simona Sisto.

«A.M.A. Cuore – riferisce il suo direttore scientifico, Riccardo Guglielmi – vuole contribuire a rendere cardio protetti quei luoghi che per l’affollamento di persone diventano spesso teatro di eventi drammatici come la morte improvvisa. Se attuate in tempo, le manovre di BLS possono attivare la catena della sopravvivenza ed evitare che un momento di gioia si trasformi in tragedia».

L’Auto Mutuo Aiuto serve a trasformare in risorsa un evento considerato, sino a pochi anni fa,  drammatico come l’infarto del miocardio. La vera prevenzione deve cominciare dall’infanzia. Famiglia e scuola hanno un ruolo importante per la correzione degli stili di vita. L’alimentazione sbagliata è un importante fattore di rischio cardiovascolare e oncologico.

redazione@corrierenazionale.net

08.12.2018

55 articolo 2018

http://www.corrierepl.it/2018/12/08/babbo-natale-di-a-m-a-cuore-a-triggiano/

 

Mai più a corto di fiato: politica assente, medici in prima linea

Specialisti da tutt’Italia per la Rete regionale dell’Ipertensione polmonare. Centri esperti a Foggia, Bari, Acquaviva delle Fonti  

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Se la cronaca è la storia della società e se la storia è maestra di vita è opportuno che il resoconto della Tavola rotonda “Mai più a corto di fiato”, inserita nel convegno Sharing Experience in PHA, Condivisione dell’esperienza nell’ipertensione polmonare, che si è tenuto al Nicolaus Hotel di Bari dal 30 novembre al 1 dicembre,  raggiunga, attraverso la corretta diffusione online della notizia, quegli amministratori pubblici, che benché invitati, non si sono presentati per sostenere  il  confronto democratico con i medici responsabili di strutture universitarie e ospedaliere che quotidianamente, con alto senso del dovere e spirito di sacrificio, sono da anni impegnati per rendere appieno operativa la Rete regionale per l’ipertensione polmonare, patologia apparentemente rara che, se non diagnosticata precocemente  e trattata correttamente, porta a morte chi ne è colpito nell’arco di 5 anni.  Il confronto serrato, condotto da un cardiologo giornalista, al quale ha partecipato Stefano Favale, Onofrio Resta, Marco Ciccone, Rocco Lagioia, Angelo Vacca, Donato Lacedonia, Daniele Brunetti e dal pubblico Giuseppe Galgano e Maria Aliani, ha trasmesso il messaggio che i Centri esperti, Foggia, Bari, Acquaviva delle Fonti, diventino presto nodi di una rete che sappia intercettare, identificare, prendere in carico la persona affetta da una malattia dai gravi disagi, stratificando e agevolando percorsi diagnostici, assistenziali e terapeutici.  Nel Policlinico di Bari esistono le competenze professionali per pensare a trattamenti avanzati come trapianto di polmone, alta diagnostica, ricerca (genetica e immunitaria), ma è necessaria una ferma volontà politica che indirizzi i flussi finanziari alle istituzioni pubbliche che fanno seria ricerca e valida assistenza. Investimenti reali, per la comunità e non per pochi privilegiati, capaci di soddisfare i bisogni di salute che noi tutti, utenti del Servizio sanitario richiediamo. Sono progetti che offrono prospettive di crescita e sviluppo a lungo termine e per questo poco amate dagli amministratori che preferiscono quelle immediate, sicuramente più efficaci a fini elettoralistici.  Formare medici, tecnici, infermieri, psicologi e terapisti significa creare posti di lavoro per un’economia di sviluppo reale non virtuale. «E’ di grande rilievo per la nostra Puglia – ha commentato Angelo Vacca, Prorettore UNIBA e direttore Medicina interna “Baccelli” A.O.U. Policlinico di Bari – la presenza di Centri ospedalieri e universitari in rete per la diagnosi e la cura dei pazienti con ipertensione polmonare» . E’ emersa dalla tavola rotonda una convergenza d’intenti tra le diverse istituzioni, Ospedale, Università e le differenti specialità, cardiologia, pneumologia e medicina interna, per rendere i Centri esperti della nostra regione nodi di una rete che in definitiva deve provvedere all’aumento della quantità e qualità di vita della persona che soffre. Fondamentale, anche per ridurre le spese, sarà l’integrazione con il territorio e l’assistenza domiciliare, homecare, telemedicina e caregiver. Un grido di allarme si è elevato dai medici che vogliono essere protagonisti non comparse, ascoltati dagli amministratori e che non  accettano di essere considerati responsabili delle inefficienze del servizio sanitario regionale che non prova a essere vicino agli utenti, ma che, al contrario, dimostra volontà punitive o coercitive verso gli operatori come per la vicenda delle liste di attesa e l’attività intramoenia.   Con la speranza che la Rete regionale dell’ipertensione polmonare copra il sud della Puglia, la tavola rotonda, ha terminato il convegno, realizzato da Carlo D’Agostino, direttore della cardiologia ospedaliera del Policlinico di Bari, con la formula dell’interattività e della condivisione. E’ stato un evento formativo, ricco di contenuti e proposte operative per l’alto profilo scientifico e professionale dei docenti, Dore, Ghio, D’Armini, Vizza, giunti da tutt’Italia.

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