Archivi categoria: Dai Giornali

Dalla prevenzione al fine vita

A Bari le novità in Medicina interna e Geriatria

medicina interna geriatria update 2018

Al nastro di partenza il 5° appuntamento annuale “Medicina Interna e Geriatria: Update 2018”, organizzato dall’Unità Operativa di Medicina Interna e Geriatria “C. Frugoni”, UNIBA, diretta dal Prof. Carlo Sabbà.

Dal 18 e 19 maggio 2018, a Villa Romanazzi Carducci, inizio ore 8.00, i più noti internisti, nazionali e internazionali, insieme a giovani medici locali, già considerati talenti nella ricerca, faranno il punto su farmaci e indagini diagnostiche nella prevenzione cardiovascolare e nella lotta ai fattori di rischio. Riflettori puntati su quelli meno conosciuti, uricemia e omocisteina, ma altrettanto pericolosi quanto quelli più noti, colesterolo, diabete e ipertensione arteriosa.

Calcio d’inizio con lettura magistrale sulla “Fragilità del paziente complesso” a cura di Alberto Pilotto, direttore della S.C. di Geriatria presso l’Ospedale Galliera di Genova. Il tema è di grande attualità, una vera sfida per la sostenibilità del Sistema sanitario nazionale; a seguire la tavola rotonda sul testamento biologico e la gestione del fine vita. E’ prevista la partecipazione di Nicola Guerriero dell’Associazione Luca Coscioni e di Mons. Savino dell’arcidiocesi Bari-Bitonto che si confronteranno con Tommaso Fiore, rianimatore, Roberto Catanesi, medico legale e Vincenzo Contursi medico di base. Farà seguito la sessione sul “Deprescribing”, cioè il processo di arresto intenzionale di un farmaco o riduzione della sua dose per migliorare la salute della persona e ridurre il rischio di effetti collaterali avversi.

«Sono argomenti – afferma Carlo Sabbà – di grande attualità e interesse. Noi medici non siamo ancora preparati ad affrontare le problematiche connesse al fine vita, ma nel rispetto dell’etica e della dignità dell’uomo dobbiamo imparare a essere vicini al malato e ai familiari».

Non si parlerà solo di farmaci. La correzione dei fattori di rischio, mediante stili di vita più sani come dieta, astensione dal fumo ed esercizio fisico, è l’arma vincente per aumentare il potenziale di salute nell’anziano.

Grande attesa per la lezione magistrale su malattie epatiche e microbiota, l’insieme dei  microorganismi  che convivono con l’organismo umano senza danneggiarlo, del Prof. Herbert Tilg di Innsbruck. Il microbiota è uno degli argomenti più innovativi della medicina interna di oggi per le interazioni dell’essere umano e la sua flora intestinale. E’ dimostrata la capacità dell’intestino di guidare la suscettibilità alle malattie del fegato. La parte terminale dell’evento è dedicata alle Malattie Rare e con il contributo delle associazioni dei pazienti saranno esaminate 2 rare condizioni come la Sarcoidosi e il Morbo di Gaucher. La diagnosi precoce di queste rare patologie garantisce indubbi vantaggi ai pazienti che ne sono affetti in termini di qualità e quantità di vita.

Tra i relatori si segnala Antonio Moschetta, Vito Vulpis, Patrizia Suppressa, Giorgina Spechia, Angelo Vacca.

medicina geriatria 2018

L’evento ha valore formativo per medici, biologi, psicologi e per le professioni sanitarie.

Segreteria organizzativa : c.labmeeting 0805061372

redazione@corrierenazionale.net

28 articolo 2018

http://www.corrierenazionale.net/2018/05/18/dalla-prevenzione-al-fine-vita/

http://www.polisnotizie.it/2018/05/17/dalla-prevenzione-al-fine-vita-a-bari-le-novita-in-medicina-interna-e-geriatria/

 

 

Massimo Grimaldi: cardiologo al TOP per il 2017

Mago per i medici, Santo per chi soffre

Foto dal WEB Grimaldi TOP

I nostri lettori che hanno partecipato al questionario sul “Gradimento della Sanità pugliese” non hanno sbagliato. L’esame dei dati ha decretato onore ai medici e alle  strutture di eccellenza, giudizio complessivamente negativo per amministratori e decisori politici. Sulla seconda parte niente commenti, meglio non sparare sulla Croce Rossa, mentre, a conferma dell’esattezza del primo giudizio, è silenziosamente planato in Puglia un prestigioso riconoscimento all’eccellenza cardiologica, il “Top doctors awards”, premio nato negli Stati Uniti e ora consegnato anche in Italia.

E’ italiano, è pugliese, risiede a Bari e lavora nell’Ospedale ecclesiastico di Acquaviva: calici in alto e brindiamo a Massimo Grimaldi, cardiologo “Top doctors award” per il 2017.

Massimo Grimaldi, laureato, specializzato e dottore di ricerca nell’Università di Bari è responsabile dell’Unità di Aritmologia dell’ospedale Miulli di Acquaviva delle Fonti. Ha frequentato corsi di alta specializzazione in Europa e USA ed ha all’attivo oltre 7000 procedure di ablazione e impianto defibrillatori. E’ presidente regionale dell’ANMCO, associazione nazionale cardiologi ospedalieri ed è impegnato nel sociale e nello sport, come non ricordare le 2 edizioni di Running Heart a Bari. E’ considerato “mago dell’ablazione” per i colleghi cardiologi, “beato”, non vogliamo insistere con la qualifica di santo, per i tanti pazienti portatori di aritmie gravi e dalla prognosi infausta cui ha cambiato la  vita aumentandone qualità e quantità. Per eseguire un’ablazione, alla preparazione bisogna aggiungere nervi d’acciaio e tanto, tanto equilibrio psico fisico, proprio come i piloti Top Gun e al dott. Grimaldi queste qualità non mancano.

Running Heart 2017
Running Heart 2017

I Top doctors awards rappresentano il premio all’eccellenza medica che gli stessi medici assegnano ai colleghi specialisti, dopo attenta, accurata e lunga osservazione per oltre un anno. Per accedere alla selezione è necessario essere segnalati da un collega, solo il 10% supera la prima selezione ed entra a far parte di una ristretta rosa di canditati da valutare per l’assegnazione del titolo di Top Doctor. Alta formazione, umanità e disponibilità oltre il dovere, sono i requisiti per accedere alla prima selezione.

La consegna del premio è avvenuta il 16 maggio, negli spazi dell’ente ecclesiastico, alla presenza di Monsignor Domenico Laddaga, delegato del vescovo, di Fabrizio Celani, direttore sanitario del Miulli, Tommaso Langialonga, primario dell’Unità di Cardiologia del Miulli, Giuseppe De Lillo, direttore Operations del Miulli e dei referenti di Top doctors.

I complimenti al dott. Massimo Grimaldi da Il Corriere nazionale.net, Polis notizie.it e AMA Cuore Bari.

redazione@corrierenazionale.net

29 articolo 2018

http://www.polisnotizie.it/2018/05/19/massimo-grimaldi-cardiologo-al-top-per-il-2017/

http://www.corrierenazionale.net/2018/05/19/massimo-grimaldi-cardiologo-al-top-per-il-2017/

 

Prevenzione e cura del cancro: Antonio Moschetta presenta IL TUO METABOLISMO

Esaurita la prima edizione del libro che tratta il complesso legame tra cibo e salute

Moschetta a Feltrinelli

 Di Riccardo Guglielmi

BARI– Venerdì 4 maggio, dalle ore 18.30, un pubblico, attento, competente, partecipativo e talmente numeroso da far credere a quanti erano nella Feltrinelli di Bari per acquisti e consultazioni, a un incontro che riguardasse un divo del cinema o a una rock star, ha fatto da cornice ad Antonio Moschetta, giovanissimo professore Ordinario di Medicina interna dell’Università di Bari, allievo del premio Nobel Al Gilman presso Hughes Medical Institute di Dallas, che ha presentato con Michele Mirabella, regista, attore e commentatore televisivo e Giuseppe De Tomaso, direttore della Gazzetta del Mezzogiorno, il suo libro “IL TUO METABOLISMO. L’utilità della dieta nella prevenzione e cura del cancro” Edizioni Mondadori.

Come dichiarato dallo stesso autore “IL TUO METABOLISMO”, raccoglie le informazioni salienti ricavate dalle personali ricerche sull’importante ruolo della sana alimentazione nel mantenimento della salute. E’ stato l’interesse delle tante persone che, assistendo alle conferenze e convegni del Prof. Moschetta in Italia e all’estero, volevano approfondire le tematiche trattate nel corso degli incontri, a spingere l’autore alla realizzazione di un libro che, per leggerezza di esposizione e rigore scientifico, potesse diventare un manuale di aiuto per quanti hanno a cuore la propria salute e vogliono aggiungere alla vita qualità e quantità. Esperienza, preparazione scientifica, capacità didattica e doti comunicative hanno permesso al giovane professore, vanto dell’Università di Bari, che argomenti scientifici di esclusiva pertinenza degli addetti ai lavori, si trasformassero in elaborato dall’espressione semplice e sintetica.  Una platea di persone diverse per età, genere e cultura, sono rimaste colpite dalle dichiarazioni che in ognuno di noi esiste un laboratorio che permette ai nutrienti dei cibi che assumiamo di diventare, secondo quantità, orari di assunzioni e possibilità di combinazioni, mattoni per costruzione e crescita, medicamenti o, al contrario, strumenti nocivi da favorire l’insorgenza di malattie cardiovascolari e le alterazioni del DNA, responsabili di crescita di cellule tumorali e sviluppo di cancro. Alternanza, interazione, interesse e competenza dei 3 relatori hanno saputo toccare il cuore e la mente dei presenti.

«IL TUO METABOLISMO è un inno alla sartorialità – afferma Moschetta – cioè necessità di calibrare la propria vita con i propri geni.  Il cibo riesce a dialogare con il corpo attraverso il DNA e come in tutte le forme di comunicazione esiste un linguaggio specifico, diverso da individuo a individuo. E’ necessario conoscere questi processi per cambiare il personale rapporto con l’alimentazione e imparare a decifrare i messaggi che il corpo trasmette. Solo così possiamo tagliare e indossare quell’abito su misura che darà salute e benessere al nostro fisico».

E per continuare l’immagine sartoriale «Basta il centimetro del sarto – commenta Michele Mirabella – e misurare il girovita per permettere di identificare i soggetti più a rischio di malattie». Studi clinici recenti hanno infatti dimostrato che le persone con una circonferenza addominale superiore al metro non solo hanno maggiori probabilità di sviluppare un tumore, ma sono anche più resistenti alle terapie.

«L’autore – aggiunge De Tomaso – dedica la sua attenzione alla sindrome metabolica non una malattia nel significato classico della parola, ma un insieme di disturbi quali ipertensione, iperglicemia, valori troppo bassi di colesterolo buono (HDL), trigliceridi alti e accumulo di grasso addominale che aumentano il rischio di contrarre determinate patologie, soprattutto di tipo cardiovascolare e oncologico».  Una cattiva alimentazione, specialmente nelle ore serali, produce tessuto adiposo in eccesso e nutre le cellule tumorali. Pertanto, anche la dieta e la nutrizione devono essere personalizzate e individualizzate. I geni ricevuti dai genitori, i batteri che sono in noi, le abitudini finora adottate e lo stato di salute del nostro organismo sono il libretto d’istruzioni in cui è scritto come e dove dobbiamo agire per garantirci una vita sana e lunga.

Il messaggio finale è che al rischio si può contrappore la speranza. Non è mai troppo tardi ed esiste un momento in cui si potrà sempre tornare indietro. La lettura del libro infonde nel lettore la certezza che si può invertire la tendenza negativa e correggere le cattive abitudini. La prevenzione passa per la correzione degli stili di vita. Non fumiamo, più esercizio fisico e meno sedentarietà. Impariamo a trasmettere, anche con il passa parola, questi messaggi a una popolazione sempre più vasta. Ridurre le quantità, l’uso di nutrienti a basso indice glicemico, l’attenzione a zuccheri in eccesso o fuori pasto, l’aumento del consumo di pesce, frutta e verdura a Km zero e di stagione, le proteine dei legumi, un moderato consumo di carne e vino genuino, l’olio extra vergine di oliva, la frutta secca, noci e mandorle, le spezie con proprietà antinfiammatorie come curcuma, zenzero e la capsicina contenuta nel peperoncino, concorrono, nel loro insieme, a quella speranza che, se da sola non può certo rappresentare una cura per le patologie più gravi, è ancora il miglior strumento di prevenzione di cui ciascuno può disporre ogni giorno.

E per dovere di cronaca già dopo i primi 30 minuti della presentazione le copie cartacee del TUO METABOLISMO di Antonio Moschetta erano tutte vendute. Per i più tecnologici non manca il formato elettronico ma, niente timore, i nuovi testi saranno disponibili a breve. Il basso costo rappresenta un valido invito all’acquisto.

redazione@corrierenazionale.net

25 articolo 2018

http://www.corrierenazionale.net/2018/05/05/prevenzione-e-cura-del-cancro-antonio-moschetta-presenta-il-tuo-metabolismo/

CARDIOMIX: la buona cardiologia nasce dalla sintesi

I cardiologi pugliesi vogliono essere protagonisti e non comparse

Cardiologia Di Venere

Di Riccardo Guglielmi

 Il vento del rinnovamento e della sensibilizzazione da qualche mese soffia in medicina. I medici pugliesi, di base e specialisti, usciti dal letargo, sono stanchi di aspettare decisioni e adeguarsi a comportamenti imposti dall’alto ispirati al principio dell’economia dei tagli.

Con lo scopo di sensibilizzare e rendere protagonisti cardiologi con tutte le figure professionali del pianeta cardiologia, l’11 maggio, inizio ore 8.45 presso l’Hotel Palace di Bari, una task force di esperti scende in campo e presenta l’evento CARDIOMIX.

«La cardiologia – afferma Massimo Vincenzo Bonfantino – responsabile scientifico dell’evento e direttore della Cardiologia dell’Ospedale Di Venere di Bari – è in continua evoluzione. Il progresso è evidente in ogni branca. Esistono farmaci, nuovi anticoagulanti per il rischio trombo embolico e per lo scompenso cardiaco, che migliorano la qualità della vita dei nostri malati. CARDIOMIX vuole rappresentare sintesi delle sottospecializzazioni della moderna cardiologia e occasione per valorizzare le nuove figure professionali, tecnici di radiologia e infermieri, parte integrante e insostituibile nell’equipe di emergenza urgenza e interventistica». Una visione globale e non più settoriale è il “fil rouge” che unisce le 6 sessioni del convegno, proposte per illustrare le novità in cardiopatia ischemica, morte improvvisa, aritmie, scompenso cardiaco, ipertensione e cardioncologia.

La percezione della qualità della sanità regionale è ai minimi storici nonostante la grande professionalità riconosciuta agli operatori e gli organizzatori si attendono molto dalla tavola rotonda “Il futuro della sanità in Puglia” ore 12.45, condotta dal cardiologo giornalista Riccardo Guglielmi. Sono stati invitati il Presidente della Regione Puglia Michele Emiliano, amministratori e tecnici, Anelli, Montanaro, Ruscitti, Speziale, Schittulli, per discutere le strategie capaci di dare nuova linfa al Sistema sanitario regionale. L’inserimento di “tavola rotonda” negli eventi scientifici rappresenta una novità perché è un’occasione di confronto, apertura al sociale e rappresenta un efficiente ed efficace momento di dialogo e comunicazione, elementi indispensabili per una moderna e buona medicina. Il medico del III millennio deve imparare a comunicare e dare valore al suo lavoro se vuole essere attore protagonista e non comparsa.

Le novità su pace maker senza fili, defibrillatori sottocutanei, nuove molecole e farmaci equivalenti, cure primarie e le novità previste nelle 6 sessioni saranno trattate dai più noti esperti nazionali. Tra i docenti si segnala Matteo Di Biase, Favale, Ciccone, Pellegrino, D’Agostino, Carretta, Signore, Caldarola, Langialonga, Grimaldi, Cannone, Contursi, Lagioia, Dicandia, Vulpis e Francesca Bux.

La Cardiologia pugliese, ospedaliera e universitaria, si distingue da sempre per qualità delle prestazioni, professionalità, competenza, umanità degli operatori, operatività, qualità della ricerca e della didattica. L’angioplastica primaria in corso d’infarto è una realtà e i viaggi extraregionali, grazie alla cardiochirurgia locale, sono stati azzerati. Il vento del rinnovamento parte da questa tradizione e a CARDIOMIX soffierà in poppa.

L’evento ha valore formativo per medici e professioni sanitarie

Segreteria organizzativa intermeeting tel. 080 5482005

redazione@corrierenazionale.net

CARDIOMIX: la buona cardiologia nasce dalla sintesi

CARDIOMIX: la buona cardiologia nasce dalla sintesi

Sicurezza nelle gare: la verità sul runner colpito da infarto nella Vivicittà di Bari

Intervista ad Antonio Tota medico responsabile dell’evento

Di Riccardo Guglielmi

sport center Vivivitta 2

Domenica 15 aprile i media hanno divulgato la notizia che nella sostanza può essere così riassunta: “I soccorritori di un partecipante a Vivicittà, colto da infarto, non avevano saputo usare il defibrillatore”. L’emozione del momento forse prende la mano del giornalista ma l’etica e la correttezza professionale, pilastri dell’informazione, diventano i motori propulsivi che spingono a indagine e verifica. I nostri lettori meritano la verità su un episodio che potrebbe mettere in cattiva luce tutto lo staff organizzativo di una consolidata manifestazione che ha per obiettivo implementare lo sport come mezzo sociale di aggregazione e prevenzione in un clima di festa e gioia. Le prime testimonianze giungono dagli stessi partecipanti alla gara che hanno visto arrivare quasi immediatamente l’ambulanza di primo soccorso.

Antonio Tota,  cardiologo di lungo corso in servizio presso la Cardiologia Ospedaliera del Policlinico di Bari, runner per passione –nella foto-, un passato di ufficiale medico del San Marco, da 3 anni medico responsabile dell’organizzazione sanitaria dell’evento, in collaborazione con l’associazione di volontariato Nodiss di Bari, è stato da noi raggiunto e intervistato.

Tota

Sono state mosse critiche al modo di soccorso dell’atleta colto da malore. Che cosa può dirci     

«La sequenza della tempistica è molto chiara. Pochi minuti dopo la partenza, ore 10.30, malore e caduta al suolo del runner, chiamata al centro medico  da parte dei vigili urbani, invio e arrivo dell’ambulanza medicalizzata dopo 2 minuti. Inizio immediato delle manovre rianimatorie, posizione delle piastre del defibrillatore e avvio della catena della sopravvivenza, ore 10.37 con chiamata al 118»

La chiamata al 118 è stata interpretata come incapacità degli operatori del primo soccorso a non saper usare il defibrillatore

«Niente di più inesatto perché tutte le Unità Operative, da quella fissa di coordinamento e primo intervento localizzata nei pressi della partenza della gara in Via Luigi Einaudi, alle altre 5 mobili (1 al seguito della gara e le altre 4 ferme in punti strategici del percorso), oltre ai comuni mezzi di soccorso, cannule, defibrillatore, respiratori e farmaci, hanno a bordo personale medico, infermieristico e tecnico sanitario esperto, con grandi competenze di rianimazione cardiopolmonare, BLSD »

Ma allora perché tutta questa polemica

«Il personale presente sulle unità mobili è deputato al triage e alla stabilizzazione degli atleti. I codici bianchi e verdi sono gestiti autonomamente dal personale sanitario della gara, mentre i codici gialli e rossi sono trattati dal 118 che provvederà al trasporto sanitario e al ricovero in ambiente idoneo; il tutto secondo protocollo»

Noi abbiamo acquisito il protocollo del “Piano sanitario per la manifestazione Vivicittà” e riteniamo corretta la presa in carico del paziente e l’affidamento del trasporto a Unità del 118. L’osservanza della procedura permette di non distogliere uomini e mezzi dal compito istituzionale del soccorso gara. Un esempio di buona sanità che ha permesso di salvare vita a un atleta colpito da arresto cardiaco. Il corridore dopo gli shock elettrici erogati dal defibrillatore semiautomatico e le manovre rianimatorie effettuate dall’Unità mobile di soccorso, è stato ricoverato nella sala rossa del Policlinico di Bari e fatta diagnosi di Infarto miocardico, trasferito nella Cardiologia Ospedaliera dove è attualmente ricoverato per il proseguimento delle cure. I soccorsi in definitiva sono stati efficienti, efficaci e non dovrà mancare ammirazione all’attività prestata da tutti gli operatori della sicurezza sanitaria di Vivicittà.

L’arresto cardiaco e la morte improvvisa sono evenienze nello sport agonistico e amatoriale che riempiono sempre più frequentemente le pagine dei media. Malattie non facilmente diagnosticabili, ricerca affannosa di facilitazioni nel rilascio delle certificazioni e superficialità nel non voler sottoporsi a controlli, sono spesso le cause che trasformano in tragedia momenti di gioia e festa. La legislazione italiana prevede il giudizio d’idoneità per il rilascio della certificazione sportiva. Devono essere rispettati indagini diagnostiche e protocolli specifici per fascia di età, tipo di attività sportiva (agonistica e non) e specificità di sport. Le certificazioni agonistiche, già disciplinate dal Decreto Ministeriale del 18 febbraio 1982, devono essere rilasciate dai medici specialisti in Medicina dello sport che operano in sinergia con cardiologi esperti. L’expertise, cioè la scrupolosa professionalità e competenza dei medici certificatori, l’esecuzione precisa dei protocolli e dei percorsi diagnostici e i corretti stili di vita permettano che si compia sport per tutti e in sicurezza.

Bari 21.04.2018

22 articolo

Sicurezza nelle gare: la verità sul runner colpito da infarto nella Vivicittà a Bari

http://www.corrierenazionale.net/2018/04/21/sicurezza-nelle-gare-la-verita-sul-runner-colpito-da-infarto-nella-vivicitta-di-bari/