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Il medico che sfidò il Parkinson

Giuseppe Santoro, una storia oltre il tunnel del terribile morbo. Martedì 14 alla libreria <<Roma>>

> La copertina
<<L’OSPITE>> La copertina

Uscire dal tunnel del Parkinson è possibile. Viaggio iniziatico dalla disperazione alla rinascita

Martedì 14 marzo, alle ore 18, presso la Libreria Roma, Piazza Aldo Moro 13, Bari, Giuseppe Santoro, presenterà il suo libro autobiografico L’OSPITE, edizioni Del Faro, e risponderà a domande e chiarimenti. Modera l’incontro Riccardo Guglielmi, medico e giornalista.

E’ la storia vera dell’autore, cardiologo del Policlinico di Bari, da anni impegnato nella cura e nell’assistenza di persone con patologie gravi, che improvvisamente scopre di condividere il suo corpo con un inatteso ospite, il morbo di Parkinson, una malattia grave, evolutiva e invalidante. Il dualismo tra corpo e malattia si replica in quello uomo e medico. La malattia non vuole essere accettata e l’uomo mette in campo il rifiuto di quella consapevolezza che purtroppo è chiara al medico sin dall’inizio. L’uomo, entrato in un tunnel di disperazione, prova a esorcizzare il male sperando in altre patologie. Cominciano a vacillare i valori solidi, affetti, famiglia, amicizie e fede. All’amore stabile si sostituisce la ricerca compulsiva di amori virtuali che, una volta materializzati, diventano conflittuali e causa di successivo malessere. Mai verrà meno l’amore della moglie e dei due figli, “noi saremo arti e occhi”, che pur con l’orgoglio calpestato dai tradimenti, gli saranno sempre vicino e lasceranno sempre aperta quella porta che fa passare il raggio di luce che indica la direzione giusta per uscire dal tunnel.

L’immagine della copertina è la sintesi di tutta l’opera; una metonimia tra astratto e concreto. La porta d’ingresso di una casa di un borgo contadino, solida come il legno consumato dal tempo, apre nel mondo dei valori positivi, della sicurezza e della saggezza che la civiltà rurale, da cui discendiamo, continua a trasmettere ai suoi figli. Uscire dal tunnel del Parkinson è possibile. Esiste una strada che lo stesso autore scopre e con leggerezza e poesia indica ai lettori. Un viaggio iniziatico che dalla disperazione, passando per il ritrovamento di se stesso porta alla metamorfosi vincente, rinascere a nuova vita e accettare l’ospite. E la malattia stessa diventa risorsa, un esempio per tutte le persone che soffrono e chiedono aiuto.

Il libro si legge facilmente e appassiona. Il taglio leggero, la chiarezza e la poesia rendono questo testo fruibile a quanti direttamente o indirettamente sono alle prese con ospiti non graditi che se pur distruggono il corpo non dovranno mai impossessarsi dell’anima.

Ingresso libero, aperto a tutta la cittadinanza.

Pubblicato sulla Gazzetta del Mezzogiorno di venerdì 3 marzo 2017 pag. XVIII. Articolo firmato

ospite sulla Gazzetta

http://www.corrierenazionale.net/archivio/index.php/41-noi-e-la-salute/3142-l-ospite

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http://www.fly-tv.it/2017/02/24/lospite/

Le foto della serata

Ospite 3

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Santoro - Guglielmi
Santoro – Guglielmi

Ospite 1

Dolore -> testimonianza -> impegno giornaliero

La felicità non invecchia

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Come preparare l’elisir per una vita migliore dopo i 50 anni

Presentata il 15 febbraio a Roma, nel corso del convegno “Sport, alimentazione, vitalità a misura di senior”, patrocinato da Regione Lazio, Coni e Italia Longeva, la campagna “Vivi con Vigore” promossa dall’associazione Vitattiva; obiettivo promuovere corretti stili di vita negli over 50.

In Italia, le persone tra i 50 e i 70 anni stanno diventando la fascia di età in più forte crescita e rappresentano oltre un quarto della popolazione, 16 milioni di persone. Secondo l’Istituto superiore di sanità gli over 50 in Italia sono sempre attenti al proprio benessere, ma il 50% non ritiene soddisfacente il proprio stato di salute; un terzo è completamente sedentario e il 90% non segue una corretta alimentazione.

Vitattiva vuole migliorare questi dati scoraggianti. L’analisi delle interviste su un campione di associati, ha rilevato che il 63% svolge regolarmente un’attività fisica, l’80% segue un’alimentazione il più possibile sana e bilanciata, il 68% socializza e partecipa alle diverse attività. Il 75% afferma di affrontare la vita quotidiana con più energia. Le premesse sembrano efficaci per prevenzione delle patologie, lotta a cronicità e depressione.

L’elisir per una vita lunga e migliore a tutte le età deve prevedere tre costituenti fondamentali: nutrizione corretta, attività fisica e socializzazione. La felicità non invecchia e il segreto per restare in forma sta nel mantenere sempre in movimento mente e corpo con attività studiate e personalizzate nel rispetto delle singole possibilità. Non è mai troppo tardi per correggere il proprio stile di vita, perseguire nuove passioni e porre al centro felicità e benessere. I medici romani dicevano che “senectus ipsa morbus est”, i medici del terzo millennio potranno sempre più affermare che si vive bene dopo i 50 anni, specialmente se ambiente e sicurezza sociale fanno la loro parte.

Per saperne di più sulla campagna, che si compone di un portale web compatibile con tablet e smartphone, materiali informativi su salute e nutrizione e incontri di sensibilizzazione, è possibile visitare il sito www.viviconvigore.it

Bari 16 febbraio 2107

17 articolo http://www.corrierenazionale.net/index.php/41-noi-e-la-salute/2942-la-felicita-non-invecchia

Running Heart: non solo corsa

Il prof. Piero Fiore, 2° nella foto da sin, con lo staff della Medicina dello Sport del Policlinico
Il prof. Piero Fiore, 2° nella foto da sin, con lo staff della Medicina dello Sport del Policlinico

Tante le sorprese nel Villaggio del Cuore. Cardiologia aperta per elettrocardiogrammi e visite gratis.  Non perdete l’occasione di dimostrare di aver a Cuore il proprio Cuore

BARI- Gli atleti e i partecipanti a Running Heart, la corsa del cuore, alle ore 10 di domenica 12 febbraio, daranno vivacità e colore all’iniziativa organizzata dall’ANMCO, Associazione dei cardiologi ospedalieri. Obiettivo è implementare, durante la settimana di Cardiologia aperta, la cultura della prevenzione delle malattie cardiovascolari attraverso un corretto stile di vita che preveda lotta al fumo, esercizio fisico e sana alimentazione. Il percorso competitivo, gara valida Fidal, si articolerà sul lungomare, direzione sud-est, per 10,6 Km. Per chi non ama correre, in un’atmosfera di colori, festa e gioia, sono previsti 2,5 Km di passeggiata tra i vicoli della città vecchia; appuntamento e partenza per tutti a Piazza Ferrarese.

Non solo corsa ma numerose sono le iniziative collaterali previste. Sabato 11 sarà istituito il “Villaggio del Cuore” in Piazza Ferrarese e dalle ore 10 alle 13 e dalle 16 alle ore 21, Unità mobili cardiologiche saranno a disposizione per eseguire elettrocardiogrammi gratuiti con il rilascio della Bancomheart, una carta personale con codice segreto per accedere a dati clinici in qualsiasi momento e da qualsiasi computer, smartphone o tablet. Un’opportunità da non perdere per chi non si è mai sottoposto a ECG e pratica sport a livello amatoriale. Domenica 12, mentre gli atleti saranno impegnati nella gara, nel Villaggio del Cuore cardiologi e medici dello sport eseguiranno, valutazioni antropometriche e nutrizionali gratuite su bambini e ragazzi fino a 14 anni, finalizzate alla prevenzione dell’obesità infantile e all’avviamento allo sport. Questa iniziativa rappresenta una sinergia operativa tra l’Unità di Medicina dello Sport del Policlinico e la Scuola di specializzazione in Medicina dello sport di Uniba, con l’obiettivo comune della prevenzione cardiovascolare.

«Vogliamo con la nostra presenza – commenta Paolo Amico, responsabile dell’Unità Operativa di Medicina dello Sport del Policlinico guidare la popolazione pugliese a contrastare l’aumento incontrollato dell’obesità e del diabete. La sedentarietà, importante fattore di rischio cardiovascolare, si vince con l’attività motoria».

«Il nostro impegno – afferma Antonio Tota, cardiologo dello sport – è quello di dimostrare che la lotta alle malattie cardiache deve cominciare dall’infanzia.  I genitori devono sapere che un bambino obeso da adulto sarà obeso e quindi più a rischio d’infarto».

I dati in Puglia non sono incoraggianti. Il 12% dei pugliesi è obeso, il30% in sovrappeso. Aumenta il diabete e 1 bambino su 20 è obeso per eccessivo apporto calorico e scarso livello di attività motoria.

«La giornata dedicata a Running Heart – spiega Vincenzo Palmieri, coordinatore per l’Università di Bari della Scuola di specializzazione di Medicina dello sport e dell’esercizio fisico- è un’opportunità per promuovere stili di vita appropriati per combattere, con la dieta e l’esercizio fisico, l’obesità e complicanze quali diabete, dislipidemia e ipertensione arteriosa».

Tra i runner sono iscritti medici e infermieri; tra le associazioni onlus si segnala AMA Cuore, l’associazione barese di auto muto aiuto che grazie ai suoi volontari favorisce un più rapido recupero psicologico e fisico in quanti sono stati colpiti da una patologia cardiovascolare.

«Noi siamo reduci da un infarto o da un intervento di chirurgia cardiaca – dichiara Francesco Pastanella, un passato da militare e ora presidente di AMA Cuore – ma insieme abbiamo trasformato la malattia in risorsa. Le Unità operative di cardiologia e cardiochirurgia in Puglia sono vere eccellenze e non servono viaggi della speranza fuori regione per essere ben curati».

La manifestazione è aperta a tutta la cittadinanza. Il contributo di 10,00 euro da diritto a una maglietta ricordo e rappresenta la quota di partecipazione alla corsa.

Running Heart si correrà solo a Bari ed è una delle iniziative dell’ottava Campagna Nazionale della Fondazione “per il Tuo cuore” – HCF Onlus, sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica.

Cittadini di Bari dobbiamo essere vicini a Massimo Grimaldi, cuore pulsante dell’organizzazione di Cardiologia aperta e Presidente regionale dei Cardiologi ANMCO.  Partecipare alla manifestazione significa dare fiducia e rispetto ai medici e agli infermieri che seguono le persone con professionalità e amore.  Un piccolo gesto per dimostrare di avere a Cuore il proprio Cuore.

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Segreteria organizzativa Meeting Planner 080 9905360 info@meeting-planner.it

Bari 8 febbraio 2017

14 articolo http://www.corrierenazionale.net/index.php/41-noi-e-la-salute/2792-running-heart-non-solo-corsa

http://www.polisnotizie.it/2017/02/08/running-heart-non-solo-corsa/

 

Running Heart a Bari

Running Heart

Metti il cuore in cassaforte: iniziativa dei cardiologi ANMCO a Bari per proteggere il Tuo Cuore

Di Riccardo Guglielmi

Anche quest’anno nella settimana di San Valentino, 12 -17 febbraio, le Cardiologie Ospedaliere italiane apriranno le porte ai cittadini non per ricoveri o visite ai degenti, ma per iniziate, eventi e manifestazioni rivolte a trasmettere la cultura della prevenzione, dello stile di vita corretto e delle cure efficaci in ambito cardiovascolare.

Correre fa bene al cuore e al cervello e i cardiologi iscritti all’ANMCO (Associazione Nazionale dei Medici Cardiologi Ospedalieri), organizzano a Bari “Running Heart-La corsa del cuore”. La manifestazione podistica è una delle iniziative dell’ottava Campagna Nazionale della Fondazione “per il Tuo cuore” – HCF Onlus, sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica. Il giorno 12, da piazza del Ferrarese di Bari, alle ore 10 partirà una corsa competitiva (Fidal) e non competitiva di 10,6 Km. Il percorso si svolgerà prevalentemente sul lungomare di Bari direzione in sud-est. Per chi preferisce la camminata alla corsa, vi sarà un percorso di 2,5 Km, nella città vecchia, in un’atmosfera di gioia e festa particolarmente adatta a famiglie e bambini.

Il giorno precedente, 11 Febbraio, presso il “Villaggio del Cuore” in Piazza Ferrarese, dalle ore 10 alle 13 e dalle ore 16 alle ore 21, Unità mobili cardiologiche saranno a disposizione per eseguire elettrocardiogrammi gratuiti con il rilascio della Bancomheart, una carta personale con codice segreto per accedere a dati clinici in qualsiasi momento e da qualsiasi computer, smartphone o tablet. Un’opportunità da non perdere per chi non si è mai sottoposto a ECG e pratica sport a livello amatoriale.

«In altri termini -commenta Massimo Grimaldi, presidente regionale dell’ANMCO, cardiologo aritmologo presso l’ospedale Miulli di Acquaviva delle Fonti- i propri dati saranno acquisiti e custoditi in una cassaforte virtuale chiamata Banca del Cuore e potranno sempre essere visualizzabili in caso di necessità. Bancomheart, permettendo il confronto con elettrocardiogrammi precedenti, soprattutto nei casi di dubbia interpretazione, garantirà diagnosi più precise. Bari è l’unica città italiana ad ospitare La corsa del cuore».

Il numero di elettrocardiogrammi effettuabili non potrà superare la disponibilità di 250 Bancomheart. Non potranno essere eseguiti esami oltre le ore 21.

I partecipanti alla manifestazione potranno mettere al sicuro il cuore in una cassaforte che, se aperta al momento opportuno, potrebbe salvare la vita.

Segreteria organizzativa Meeting Planner

080 9905360 | info@meeting-planner.it

Riccardo Guglielmi, pubblicista scientifico de Il Corriere Nazionale 

redazione@corrierenazionale.net

Bari 28 gennaio 2017  Rubrica NOI E LA SALUTE

9 Articolo 2017 http://www.corrierenazionale.net/index.php/41-noi-e-la-salute/2582-metti-il-cuore-in-cassaforte

Ripreso da http://www.lagazzettameridionale.com/2017/01/salute-metti-il-cuore-in-cassaforte.html

http://wp.tuttosanita.it/congressi-ed-eventi/metti-il-cuore-in-cassaforte-iniziativa-dei-cardiologi-anmco-a-bari/

 

Comunicazione costruttiva e aperta

Papa

Rifiutare i pregiudizi e concedere il ruolo del protagonista al bene non al male

Comunicare significa illuminare il buono che c’è in questo mondo, in ogni storia e in ogni persona. E’ il messaggio di Papa Francesco ai giornalisti

Il 24 gennaio, durante le celebrazioni di San Francesco di Sales, patrono dei giornalisti, Papa Francesco ha auspicato una comunicazione costruttiva, che rifiuti i pregiudizi verso l’altro, senza concedere al male il ruolo di protagonista.

«L’informazione deve guardare la realtà con consapevole fiducia e favorire la cultura dell’incontro. La notizia deve essere un pane buono e fragrante. C’è necessità di spezzare il circolo vizioso dell’angoscia e arginare la spirale della paura, frutto dell’abitudine a fissare l’attenzione sulle cattive notizie, guerre, terrorismo, scandali e ogni tipo di fallimento nelle vicende umane».

Il messaggio del Papa è chiaro: non disinformazione ma informazione equilibrata senza trionfalismi o pessimismi.  Il dramma della sofferenza va evidenziato senza scadere in un ottimismo ingenuo. L’invito è a cercare «di oltrepassare quel sentimento di malumore e di rassegnazione che spesso ci afferra, gettandoci nell’apatia, ingenerando paure o l’impressione che al male non si possa porre limite». In un sistema comunicativo dove «vale la logica che una buona notizia non fa presa e dunque non è una notizia, e dove il dramma del dolore e il mistero del male sono facilmente spettacolarizzati, si può essere tentati di anestetizzare – osserva Francesco – la coscienza o di scivolare nella disperazione».  Il Papa vuole promuovere uno stile comunicativo aperto e creativo, che metta in luce le possibili soluzioni, ispirando a un approccio propositivo e responsabile nelle persone cui si comunica la notizia.

«La vita dell’uomo – spiega Francesco – non è solo una cronaca asettica di avvenimenti, ma è storia, una storia che attende di essere raccontata attraverso la scelta di una chiave interpretativa in grado di selezionare e raccogliere i dati più importanti».La realtà non ha un significato univoco, perché tutto dipende dallo sguardo con cui è colta, dagli “occhiali” con cui scegliamo di guardarla. Per i cristiani l’occhiale adeguato per decifrare la realtà non può che essere quello della buona notizia. Il Vangelo di Gesù, Cristo, Figlio di Dio ne è l’esempio: il Padre, attraverso il  Figlio si rende solidale in ogni situazione umana.  In questa luce «ogni nuovo dramma che accade nella storia del mondo diventa anche scenario di una possibile buona notizia, dal momento che l’amore riesce sempre a trovare la strada della prossimità e a suscitare cuori capaci di commuoversi, volti capaci di non abbattersi, mani pronte a costruire».

L’invito a chi comunica è quello di «scorgere e illuminare la buona notizia presente nella realtà di ogni storia e nel volto di ogni persona». « La speranza – conclude Francesco – è la più umile delle virtù, perché rimane nascosta nelle pieghe della vita, ma è simile al lievito che fa fermentare tutta la pasta. Noi la alimentiamo leggendo sempre la Buona Notizia, quel Vangelo che è stato “ristampato” in tantissime edizioni nelle vite dei santi, uomini e donne diventati icone dell’amore di Dio». Il vero protagonista è il bene sotto forma di amore cristiano, mai il male frutto del diavolo.

Riccardo Guglielmi, pubblicista scientifico de Il Corriere Nazionale

redazione@corrierenazionale.net

Bari 25 gennaio 2017

Rubrica NOI E LA SALUTE

8 articolo 2017 http://www.corrierenazionale.net/index.php/41-noi-e-la-salute/2526-comunicazione-costruttiva-e-aperta