Come formare stomaterapisti
Il corso formativo di management Gestione della stomia, dedicato a infermieri e OSS, operatori socio sanitari, si è svolto in presenza sabato 29 maggio presso la Sala congressi di Mater Dei Hospital.
Di Riccardo Guglielmi
La stomia è il risultato di un intervento con il quale si crea un’apertura sulla parete addominale per mettere in comunicazione un viscere, apparato intestinale o urinario, con l’esterno. Non un problema di nicchia ma una situazione che, nonostante l’assenza di censimenti ufficiali, interessa di conseguenza, oltre 75mila persone in Italia e oltre 2000 in Puglia.
Nonostante il gravoso impegno aziendale per la gestione dei percorsi e del reparto Covid, l’evento fortemente voluto dalla Direzione generale, è stato organizzato dalla Direzione sanitaria e dal SITRA, il Servizio infermieristico tecnico riabilitativo aziendale.
Una intensa giornata di lavori che ha permesso di centrare l’obiettivo preposto: fornire agli operatori sanitari le conoscenze scientifiche, tecniche e metodologiche che consentiranno di affrontare, con efficienza ed efficacia, la gestione e la cura del paziente portatore di stomia e sacca.
L’operatore formato ad hoc potrà trasmettere al paziente e ai familiari gli elementi per una corretta e professionale gestione della stomia nella fase post ospedaliera. Ecco un esempio della tanto declamata, ma poco attuata, integrazione ospedale territorio che porterebbe a riduzione di spesa e disagi.
Docenti della gestione della stomia
Madrina dell’evento Maria De Pasquale, Coordinatrice dell’area Pronto Soccorso e dirigente AISTOM, l’associazione italiana onlus degli stomizzati. Portare addosso un sacchetto di feci e urine crea problemi personali e sociali, dal lavoro al rapporto di coppia. La persona diventa fragile. Solo un team multidisciplinare, medico infermieristico e psicologico può offrire il massimo supporto allo stomizzato e alla famiglia.
Apri pista Roberto Greco, neo responsabile del Servizio infermieristico del Policlinico di Bari, che ha portato il saluto dell’OPI, Ordine professionale degli infermieri. Una inaspettata lectio magistralis per illustrare gli aspetti della Responsabilità e della Competenza professionale. «Tematiche – ha esposto Greco – dai risvolti penali e civili, che riguardano non solo le figure mediche ma tutti gli operatori sanitari di ogni ordine e grado».
Orgoglio della professione sanitaria
Un grido di allarme e di rivalutazione delle professionalità frutto di studi universitari e di perfezionamento. Ogni giorno infermieri e OSS si arricchiscono di competenze e conoscenze. La formazione continua è la risposta ai tanti amministratori politici che svalutano le professionalità infermieristiche nella logica perversa della sostituibilità e del tanto di moda slogan 1 vale 1. Chi conosce il dott. Roberto Greco sa che da anni si batte per la cultura e la formazione. Un elemento valoriale che nella Regione Puglia è diventato bandiera dell’Orgoglio dell’infermiere.
«L’Azienda – ha commentato Maurizio Gnazzi, dirigente del SITRA – si sta impegnando nella formazione teorica e pratica del proprio personale per raggiungere, di conseguenza, livelli di eccellenza e qualità. Una mission per migliorare l’assistenza nell’interesse esclusivo della persona che chiede aiuto».
Gli esperti per gestione delle stomie
Angelo Preziosa, direttore del Pronto Soccorso e Pasquale Tarantini, direttore dell’Unità Complessa di Chirurgia, hanno relazionato sugli aspetti anatomici e sulle procedure chirurgiche. La gestione del paziente stomizzato, dopo l’atto chirurgico, diventa prevalentemente infermieristica e psicologica come evidenziato da Victor Laforgia, psicologo in Mater Dei; di conseguenza i percorsi di aiuto devono iniziare in ospedale e trovare continuità sul territorio.
Tanto spazio tra i 9 docenti invitati alle coordinatrici sanitarie, Maria De Pasquale e Nicoletta Calabrese dell’ortopedia. Apprezzati gli interventi di stomaterapisti e volontari dell’AISTOM, Cinzia Dell’Edera e Claudio Dinenna.
Significativo il contributo di Rosa Lagreca, nota a livello nazionale per il bagaglio di esperienze e conoscenze come uroriabilitatrice in reparti ospedalieri e universitari.
Conclusioni e proposte
Le eccellenze ci sono e la macchina della ripresa è accesa. Agli amministratori pubblici il compito di pianificare, implementare e incentivare i percorsi sanitari e formativi per soddisfare l’aumentata richiesta di aiuto della popolazione. In due parole logistica e valorizzazione del capitale intellettuale, senza logiche clientelari e di partito.
Infermieri e OSS devono saper fare e saper essere. Ecco le parole d’ordine per la Medicina della ripresa.
Redazione Corriere Nazionale
Redazione Corriere di Puglia e Lucania
Redazione Radici
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