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Abravanel : In Italia sono mancati i valori della vera meritocrazia

Fonte : Il Giornale d’Italia

Un video che fa da meditare

Roger Abravanel: “Tutti sono preoccupati dell’impatto economico della pandemia e della velocità della ripresa. Ma per l’economia italiana la vera preoccupazione è che rischia di non riprendersi affatto. Questo perché da quasi mezzo secolo è incapace di sfruttare le grandi trasformazioni economiche. Prima da industriale a post industriale e poi alla cosiddetta economia della conoscenza, che è fatta di innovazione, digitale, scienze della vita, finanza avanzata. In 30 anni ha perso l’equivalente del reddito del Portogallo e della Grecia messi assieme. Qui entra in gioco il titolo del libro Aristocrazia 2.0″

clicca -> Abravanel

aristocrazia

Bisogna promuovere talento e competenza. L’economia è ferma da 40 anni. C’è rischio che dopo la pandemia non riparta. Aumenta il divario tra Nord e Sud accentuato perché il Nord si è fermato per la pandemia . I paradigmi della nostra impresa è rimasto quello di 40 anni fa: piccole imprese che non hanno avuto la forza e la capacità di ingrandirsi. Dall’economia produttiva si è passata a quella dei servizi ( la RAI è servizio).  Non siamo riusciti a passare all’economia della conoscenza ( fare il vaccino in pochi mesi è l’esempio di questa economia). Non siamo preparati all’economia della conoscenza e chi ne fa le spese sono i nostri giovani. L’Asia e la Corea del Sud in particolare hanno puntato all’economia della conoscenza, il 70% dei giovani è laureato e guadagna 3 volte più dei genitori. La Corea è uscita meglio dal Covid.  E’ necessario SAPERE e SELEZIONARE per promuovere talenti e competenze.

Tre sono le cause della nostra disfatta:

  1. Colpa dell’ecosistema capitalista che non ha fatto espandere le nostre piccole imprese. Gli imprenditori non sono adeguatamente aiutati, sono rimasti ancorati al passato, non si sono avvicinati alle banche dati e alle grandi aziende. I giovani devono entrare nelle grandi imprese
  2. L’Università che non si sono trasformate per l’economia della conoscenza, non sono selettive, non producono eccellenze e non sono meritocratiche.
  3. Burocrazia che rallenta tutto e i dirigenti delle imprese pubbliche per paura di sbagliare di cadere tra le braccia poco accoglienti di una magistratura, diventata ormai solo auto referenziata,   non vogliono autorizzare qualsiasi procedura (paralisi decisionale) .

Sta ai giovani accrescere il loro potenziale di conoscenza, entrare nei sistemi produttivi delle grandi imprese e pensare all’innovazione, al digitale, alla compatibilità ambientale ed ecologica per migliorare la qualità di vita e dare energia al Paese. Questa è l’ARISTOCRAZIA 2.0

I nastrini sulla divisa

Nastrini

I nastrini sulla mia divisa

Il percorso professionale come cardiologo dal 1975 a tutt’oggi:

  1. Azienda Ospedaliera Universitaria Policlinico Bari,
  2. Cardiologia Ospedaliera “Luigi Colonna“,
  3. Ospedale Militare,
  4. UNIBA,
  5. Ministero Economia e Finanza – Commissione medica di verifica,
  6. Comando Carabinieri Puglia,
  7. Mater Dei Hospital.

Onorato e orgoglioso

Non solo i militari ma anche i medici e gli infermieri dovrebbero mostrare sui camici e sulle divise i nastrini che evidenziano i percorsi professionali effettuati negli anni di servizio.

“L’emergenza Coronavirus è paragonabile a una campagna di guerra per medici e infermieri. Tensione emotiva nel combattere un nemico subdolo e sconosciuto, disagio arrecato ai famigliari per l’alta probabilità di contagio, impossibilità iniziale di far fronte a tutte le richieste di aiuto e la difficoltà diagnostica nei primi mesi, sono stati gli elementi che hanno contraddistinto la prima fase della pandemia. Ora abbiamo armi più idonee, dispositivi di sicurezza per gli operatori, ma non possiamo permetterci di abbassare la guardia. Il nemico non è sconfitto“.  Queste riflessioni mi hanno spinto alla realizzazione di un progetto grafico per identificare meglio i professionisti della salute nei loro teatri operativi.

Lettera di un italiano a un italiano

L’orgoglio italiano nasce dalla bellezza del nostro territorio, dal vissuto e dalla produzione di ognuno di noi e dei nostri avi. Cominciamo a riflettere e a trasformare in risorsa la storia di questa #emergenzaCovid. C’è un futuro in Italia da costruire su migliori basi. Complimenti a Mauro Danieli, l’autore di questo video e l’amico collega #MicheleAdamo di Bologna che lo ha postato sul suo profilo L’ho visto e mi ha sentire #UnItalianoVero Vedetelo ance voi

Fonte: Profilo FB di Michele Adamo, cardiologo e poeta