Ai canadesi di Montreal che hanno dimostrato quanto l’esercizio fisico praticato dalle mamme in gravidanza renda i bambini più intelligenti, rispondono gli americani del Texas che evidenziano il ruolo positivo dell’attività motoria aerobica sul cervello degli over cinquanta.
Uno studio condotto da ricercatori del Center for Brain Health dell’Università di Dallas, pubblicato online sulla rivista Frontiers in Aging Neuroscienc, ha dimostrato che l’esercizio fisico negli anziani migliora la memoria e le funzioni cerebrali.
Adulti normalmente sedentari fra 57 e 75 anni d’età sono stati divisi in due gruppi. Il primo ha eseguito un programma di allenamento aerobico supervisionato su cyclette o tapis roulant per un’ora, tre volte alla settimana per 12 settimane, il secondo non ha svolto alcun training ed è servito come gruppo di controllo. E’ stata poi analizzata la funzionalità cognitiva dei partecipanti, insieme al flusso sanguigno cerebrale e cardiovascolare in tre momenti: prima di iniziare il regime di esercizio fisico, a metà del percorso (6 settimane), e dopo le sedute (12 settimane).
La ricerca ha dimostrato l’aumento del flusso sanguigno nel cingolo anteriore, a indicare una maggiore attività neuronale, e nell’ippocampo, la regione del cervello chiave nell’insorgenza della malattia di Alzheimer. I test hanno evidenziato migliore capacità di memoria, a dimostrazione che l’esercizio fisico possa essere una delle terapie più utili, convenienti e disponibili per tutti.
La speranza è che questi risultati motivino gli adulti di tutte le età a iniziare e praticare costantemente attività fisica aerobica. Allora tutti in palestra per la prevenzione delle malattie cardiovascolari e della demenza.
Bari 14-11-2013