Il saluto dell’ANCE al XLI congresso nazionale di Cardiologia pediatrica

 XLI Congresso Nazionale della Società Italiana di Cardiologia Pediatrica
Bari, 12 – 15 ottobre 2011 – Hotel Sheraton Nicolaus

 

Saluto dell’A.N.C.E. alla cerimonia inaugurale

 

Cari Colleghi, Amici, Gentili signore,

 

l’ANCE come tutte le Società del Territorio è una organizzazione che da sempre è aperta a tutte le sinergie che agevolino lo scambio culturale e associativo tra le varie organizzazioni territoriali.

In generale, non può che essere positivo pensare che l’iniziale unità della Cardiologia Italiana và riconosciuta alla Federazione Italiana della Cardiologia, che si è adoperata negli anni affinché si realizzasse una unità di obiettivi per la Gestione del paziente cardiopatico, anche se non sono mancate perplessità, con conseguenti ritardi alla realizzazione di uno scambio inter-culturale-associativo delle forze cardiologiche italiane.

La cardiologia del Territorio, specie l’A.N.C.E., è maturata nei suoi trenta anni di attività, grazie alla primogenitura dell’intuizione associativa che ha unito i cardiologi pratici ambulatoriali in una specifica Società scientifica, fino ad essere uno dei componenti di un Consiglio Federale Consultivo allargato della Federazione, composto da  rispettabili Società e altri Gruppi di studio di varia tipologia e di varia estrazione.

Si riflette oggi sull’opportunità di superare la parcellizzazione e frantumazione della Cardiologia Italiana. Siamo certi e convinti che ogni organizzazione debba avere e conservare la propria identità, che si debba studiare insieme e praticare forme di collaborazione e partecipazione allargata e la nostra presenza a questo evento ne è la testimonianza.

 

Nel tempo si sono formate molte Società Scientifiche nella cardiologia, spesso in risposta a nuove tecnologie. Da qui linguaggi differenti, difficoltà di comunicazione, mentre nasce ed è sempre più forte la richiesta indiscriminata di salute e di più anni alla vita; il medico attuale, educato alla cura del singolo evento, non ha armi  idonee. L’orientamento  nozionistico su linee guida, Medicina basata sulle evidenze, non porta con sé  la  cultura della formazione umanistica ed umanitaria della Medicina. In poche parole è aumentata la dicotomia tra formazione ed informazione, tra doveri pubblici ed aspirazione etico professionale.

Da questa premessa  bisogna partire per effettuare  le nostre scelte di società scientifiche del territorio, con scambi continui e generosa collaborazione tra figure professionali che sempre più operano in forma interdisciplinare. Va cercata una forte e convinta collaborazione professionale e lo scambio culturale con tutte le discipline che trasversalmente sono coinvolte nella cardiologia, ed è questo il motivo per il quale abbiamo accettato il cortese invito a partecipare a questo evento.

La cardiologia non ha bisogno di contrapposizioni che non ci porteranno da nessuna parte. Ha bisogno solo di unità.

La cardiologia del territorio molto può apportare ad una importante e significativa parte della cardiologia come è  quella pediatrica. La grave cardiopatia non certo sfugge al neonatologo o al pediatra, considerando che oggi le diagnosi sono anche prenatali, ma la piccola malformazione, il disturbo del ritmo, spesso sfuggono al clinico più attento.  Proprio dal territorio potranno giungere i segnali di una patologia sospetta e da approfondire nelle sedi idonee. Al territorio una ricerca di primo livello considerando la riduzione della medicina scolastica e la scomparsa dell’attività di screening della medicina militare con la cessazione della leva obbligatoria. Il cardiopatico congenito, grazie ai progressi della cardiochirurgia e della medicina interventista, diventa oggi adulto e richiede cure, assistenza o controlli alla cardiologia ambulatoriale. Quello che auguriamo è la realizzazione anche a livello nazionale di un progetto di integrazione, condiviso, tra territorio, ospedale, università per meglio soddisfare le esigenze dell’utenza.  Ammirevole è la sinergia attuata da circa un anno dall’Azienda Ospedaliero Universitaria Policlinico di Bari tra le cardiologie ospedaliere, pediatrica e generale, le U.O. chirurgiche, le cliniche pediatriche che, attraverso l’attività ambulatoriale cardiologica, cercano di garantire servizi efficienti ed efficaci ai piccoli pazienti ed alle loro famiglie. A livello personale ringrazio il Dott. Vairo

Un Congresso è il luogo dove ci si ritrova con amici e colleghi, quindi un momento di socializzazione aperta e confronto professionale. Di questo siamo grati alla Vs. spettabile Società che, sempre ha perseguito questa apertura.

Formulo i più fervidi auguri di successo di questa manifestazione, ringraziando il Presidente dell’opportunità concessa all’ANCE di incontro e scambio.

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