E’ quanto emerge dal rapporto dell’ANIA, l’associazione delle imprese assicuratrici, nel convegno svoltosi a Roma il 29 novembre. 34.000 denunce nel 2010, di cui circa 21.000 nei confronti delle strutture; costo medio dei sinistri pari a 28.000 euro, spesa globale, per gli accertati casi di malasanità, superiore al miliardo di euro da parte delle assicurazioni. Questa la fotografia dell’attuale italiana. Trend della raccolta premi in aumento, negli ultimi otto anni ha superato l’8%, ma per ogni 100 euro incassati il settore assicurativo ne ha speso quasi 160. Sono numeri che fanno prevedere un inasprimento delle condizioni contrattuali per gli assicurati.
Positive sembrano le proposte pratiche lanciate da Aldo Minucci, Presidente dell’ANIA: creazione di un organismo indipendente che rilevi e analizzi gli errori in medicina, maggiore ed efficace comunicazione medico-paziente, fondi pubblici che coprono “tipologie di rischi non assicurabili”.
Nei paesi scandinavi è operativo un sistema “no fault” in cui, in determinati casi, è previsto un indennizzo standard agli assicurati, senza la ricerca dell’attribuzione della colpa e delle cause che hanno prodotto l’evento avverso. L’adozione di procedure similari potrebbe arginare il ricorso alla medicina difensiva, che come spesso ricordato, incide per tredici miliardi l’anno sul capitolo della spesa sanitaria nazionale.
Fonte: Adnkronos Salute
Bari 1 dicembre 2012