Da Spazio Ippocrate. Medicina e oltre
VIII puntata del 15.06.2023 “Metabolismo chi è costui”
- Il pensiero della dott.ssa Raffaella Gadaleta
Il nostro corpo ospita un organo misterioso noto come microbiota, composto da una vasta gamma di batteri, funghi e virus. Sorprendentemente, il numero di queste entità è pari al numero delle nostre cellule, e svolge un ruolo cruciale nella comunicazione tra le diverse parti del nostro organismo. Con un peso di circa due chilogrammi, il microbiota si presenta come una foresta pluviale, un ecosistema ricco di diversità.
A spiegare l’importanza di preservare e nutrire il microbiota è la stimata dott.ssa Raffaella Gadaleta, che sottolinea l’antico detto “siamo quello che mangiamo” e lo amplia affermando “ora dobbiamo aggiungere: siamo quello che digeriamo”. Seguire i principi fondamentali della dieta mediterranea, incentrata sulla socialità, la convivialità, la bellezza e la cultura, si rivela essenziale per preservare la potenza di questo straordinario organo.
Il microbiota ci offre la capacità di digerire ciò che il nostro corpo, lasciato a sé stesso, non sarebbe in grado di affrontare. Ad esempio, è il microbiota che digerisce le fibre, metabolizza i farmaci e sintetizza ormoni e aminoacidi, il tutto per ottimizzare il nostro metabolismo. Il collegamento fondamentale tra metabolismo e microbiota è evidente, e per garantire la salute del nostro organismo, è necessario un passo indietro nella pratica medica, insegnando a mangiare in modo più consapevole.
Per mantenere un microbiota efficiente, è fondamentale adottare una dieta a base vegetale, non occorre essere vegetariani, privilegiando cereali, legumi e frutta, mentre si riduce il consumo di cibi processati a livello industriale. Aumentare l’assunzione di fibre di 8 grammi al giorno nella nostra alimentazione si traduce in una riduzione del rischio di malattie cardiovascolari e oncologiche.
Dobbiamo prestare attenzione ai cibi processati, che sono spesso ricchi di zuccheri e grassi. La nostra dieta non dovrebbe essere basata sull’esclusione, ma sull’inclusione, soprattutto riguardo a ciò che la natura ci offre in termini di freschezza e naturalità.
Parlando di prebiotici, si tratta di fibre alimentari che, una volta raggiunte dal microbiota, vengono digerite dai batteri, producendo sostanze vitali per il nostro benessere, come acidi grassi, butirrato, propionato e acetato. Queste sostanze si diffondono in tutti gli organi del corpo, svolgendo importanti funzioni come il controllo della glicemia, il rinnovamento cellulare, il mantenimento dell’integrità della barriera intestinale e il controllo della sazietà.
I prebiotici sono fibre alimentari, mentre i probiotici sono alimenti o integratori contenenti batteri vivi come i fermenti lattici presenti negli yogurt, soprattutto quelli di nuova produzione come il bifidus actiregularis. I simbiotici, invece, sono sostanze o farmaci che combinano prebiotici e probiotici.
È importante evitare l’auto trattamento e considerare le caratteristiche individuali di ogni persona. Una personalizzazione dell’alimentazione è necessaria. Ad esempio, chi soffre di gonfiore dovrebbe limitare l’assunzione di fibre per evitare un aumento dei dolori spastici causati dalla fermentazione.
Preservare il microbiota è fondamentale per la salute del nostro organismo. Dobbiamo essere consapevoli delle scelte alimentari, privilegiando cibi freschi e naturali.