Bari, 25 marzo 2013
Chi usa olio d’oliva ha meno fame. Questa è la conclusione di uno studio della Technische Universität di Monaco di Baviera (TUM) e dall’Università di Vienna coordinato da Peter Schieberle. Cibi trattatati con quattro diversi grassi, strutto, burro, olio di colza e d’oliva, hanno determinato diverse risposte metaboliche e modificato il senso della fame. I ricercatori hanno scoperto che nel “cuore chimico” di alcuni grassi esistono alcuni elementi che danno un maggior senso di sazietà. Per capire quali hanno, prima di tutto, condotto un esperimento con un gruppo di volontari ai quali, per tre mesi, è stato somministrato uno yogurt speciale ogni giorno, arricchito con i quattro diversi grassi. Alla fine dell’esperimento l’olio d’oliva ha dimostrato di determinare il maggiore effetto rispetto agli altri grassi in termini di riduzione del senso di sazietà. Maggiore concentrazione ematica di serotonina, il mediatore chimico responsabile dell’effetto sazietà, è stata riscontrata nei soggetti che assumevano lo yogurt arricchito con l’olio d’oliva…..
Oltre al maggiore senso di appagamento nessun aumento della percentuale di grasso corporeo o del peso è stata rilevata. Poiché l’unico elemento che differenzia totalmente l’olio di oliva è l’aroma, il segreto potrebbe essere nel suo profumo. I ricercatori ritengono che l’ingrediente chiave sia l’esanale, un composto appartenente alla classe delle aldeidi, responsabile del tipico aroma del nostro amato olio. L’esanale, usato nell’industria profumiera per produrre essenze fruttate, nell’organismo aiuta a ridurre e ritardare l’assorbimento di glucosio da parte delle cellule del fegato, rallentando il calo glicemico responsabile di un nuovo segnale di fame. Questo studio spiega perché chi consuma cibi-light spesso sente più fame e compensa questa “leggerezza” mangiando di più.