Tutela dell’uomo e valore dell’accoglienza da difendere nel Parlamento europeo, dialogo ecumenico con tutte le chiese
Di Riccardo Guglielmi
Un medico legale di Bari, Vincenzo Defilippis, sarà per i prossimi 4 anni il nuovo presidente della Femac, la Federazione europea dei medici cattolici. L’elezione è avvenuta nel corso dei lavori del XIII Congresso, svoltosi a Oporto nei giorni scorsi, cui hanno preso parte anche Vincenzo Saraceni, past president medici cattolici italiani e Franco Balzaretti, vicepresidente nazionale. Defilippis, nella foto col Cardinale Patriarca di Lisbona e il Presidente deo medici cattolici del Portogallo, succede a Francois Blin ed è direttore dell’UOC di Rischio Clinico dell’Asl di Bari e docente a contratto di Medicina Legale all’Università di Bari; da sempre attivo nell’Azione Cattolica, dal 1983 è iscritto all’Associazione Medici Cattolici Italiani di cui è componente del Consiglio Nazionale.
«Continueremo a impegnarci – ha dichiarato il presidente Defilippis- nella tutela del primato dell’uomo sulle scelte economiche-finanziarie presso il Parlamento Europeo, nel supporto sanitario e umanitario alle chiese nazionali nell’accoglienza dei profughi e dei rifugiati, nel dialogo ecumenico con i medici delle chiese ortodosse di Mosca e Istanbul, nelle riflessioni etiche d’inizio e fine vita, nel discernimento sulle nuove frontiere scientifiche della medicina sul trans-umanesimo e il post-umanesimo».
«L’elezione di un medico italiano al vertice di Feamc, – ha aggiunto Filippo Maria Boscia, presidente nazionale medici cattolici- rappresenta un unanime riconoscimento all’impegno profuso dall’Amci per la promozione della vita umana e la salvaguardia di una professione medica, compiuta in spirito di carità e competenza per la salvezza dell’umanità in piena fedeltà al Vangelo e al Magistero della Chiesa».
Difesa dell’uomo che chiede aiuto nel rispetto dell’etica medica e al di sopra delle rigide regole dell’economia è quanto si propongono i medici cattolici italiani ed europei.
Riccardo Guglielmi
Pubblicato il 24 ottobre 2016 su Il Corriere Nazionale