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CARDIOMIX: la buona cardiologia nasce dalla sintesi

I cardiologi pugliesi vogliono essere protagonisti e non comparse

Cardiologia Di Venere

Di Riccardo Guglielmi

 Il vento del rinnovamento e della sensibilizzazione da qualche mese soffia in medicina. I medici pugliesi, di base e specialisti, usciti dal letargo, sono stanchi di aspettare decisioni e adeguarsi a comportamenti imposti dall’alto ispirati al principio dell’economia dei tagli.

Con lo scopo di sensibilizzare e rendere protagonisti cardiologi con tutte le figure professionali del pianeta cardiologia, l’11 maggio, inizio ore 8.45 presso l’Hotel Palace di Bari, una task force di esperti scende in campo e presenta l’evento CARDIOMIX.

«La cardiologia – afferma Massimo Vincenzo Bonfantino – responsabile scientifico dell’evento e direttore della Cardiologia dell’Ospedale Di Venere di Bari – è in continua evoluzione. Il progresso è evidente in ogni branca. Esistono farmaci, nuovi anticoagulanti per il rischio trombo embolico e per lo scompenso cardiaco, che migliorano la qualità della vita dei nostri malati. CARDIOMIX vuole rappresentare sintesi delle sottospecializzazioni della moderna cardiologia e occasione per valorizzare le nuove figure professionali, tecnici di radiologia e infermieri, parte integrante e insostituibile nell’equipe di emergenza urgenza e interventistica». Una visione globale e non più settoriale è il “fil rouge” che unisce le 6 sessioni del convegno, proposte per illustrare le novità in cardiopatia ischemica, morte improvvisa, aritmie, scompenso cardiaco, ipertensione e cardioncologia.

La percezione della qualità della sanità regionale è ai minimi storici nonostante la grande professionalità riconosciuta agli operatori e gli organizzatori si attendono molto dalla tavola rotonda “Il futuro della sanità in Puglia” ore 12.45, condotta dal cardiologo giornalista Riccardo Guglielmi. Sono stati invitati il Presidente della Regione Puglia Michele Emiliano, amministratori e tecnici, Anelli, Montanaro, Ruscitti, Speziale, Schittulli, per discutere le strategie capaci di dare nuova linfa al Sistema sanitario regionale. L’inserimento di “tavola rotonda” negli eventi scientifici rappresenta una novità perché è un’occasione di confronto, apertura al sociale e rappresenta un efficiente ed efficace momento di dialogo e comunicazione, elementi indispensabili per una moderna e buona medicina. Il medico del III millennio deve imparare a comunicare e dare valore al suo lavoro se vuole essere attore protagonista e non comparsa.

Le novità su pace maker senza fili, defibrillatori sottocutanei, nuove molecole e farmaci equivalenti, cure primarie e le novità previste nelle 6 sessioni saranno trattate dai più noti esperti nazionali. Tra i docenti si segnala Matteo Di Biase, Favale, Ciccone, Pellegrino, D’Agostino, Carretta, Signore, Caldarola, Langialonga, Grimaldi, Cannone, Contursi, Lagioia, Dicandia, Vulpis e Francesca Bux.

La Cardiologia pugliese, ospedaliera e universitaria, si distingue da sempre per qualità delle prestazioni, professionalità, competenza, umanità degli operatori, operatività, qualità della ricerca e della didattica. L’angioplastica primaria in corso d’infarto è una realtà e i viaggi extraregionali, grazie alla cardiochirurgia locale, sono stati azzerati. Il vento del rinnovamento parte da questa tradizione e a CARDIOMIX soffierà in poppa.

L’evento ha valore formativo per medici e professioni sanitarie

Segreteria organizzativa intermeeting tel. 080 5482005

redazione@corrierenazionale.net

CARDIOMIX: la buona cardiologia nasce dalla sintesi

CARDIOMIX: la buona cardiologia nasce dalla sintesi

Sicurezza nelle gare: la verità sul runner colpito da infarto nella Vivicittà di Bari

Intervista ad Antonio Tota medico responsabile dell’evento

Di Riccardo Guglielmi

sport center Vivivitta 2

Domenica 15 aprile i media hanno divulgato la notizia che nella sostanza può essere così riassunta: “I soccorritori di un partecipante a Vivicittà, colto da infarto, non avevano saputo usare il defibrillatore”. L’emozione del momento forse prende la mano del giornalista ma l’etica e la correttezza professionale, pilastri dell’informazione, diventano i motori propulsivi che spingono a indagine e verifica. I nostri lettori meritano la verità su un episodio che potrebbe mettere in cattiva luce tutto lo staff organizzativo di una consolidata manifestazione che ha per obiettivo implementare lo sport come mezzo sociale di aggregazione e prevenzione in un clima di festa e gioia. Le prime testimonianze giungono dagli stessi partecipanti alla gara che hanno visto arrivare quasi immediatamente l’ambulanza di primo soccorso.

Antonio Tota,  cardiologo di lungo corso in servizio presso la Cardiologia Ospedaliera del Policlinico di Bari, runner per passione –nella foto-, un passato di ufficiale medico del San Marco, da 3 anni medico responsabile dell’organizzazione sanitaria dell’evento, in collaborazione con l’associazione di volontariato Nodiss di Bari, è stato da noi raggiunto e intervistato.

Tota

Sono state mosse critiche al modo di soccorso dell’atleta colto da malore. Che cosa può dirci     

«La sequenza della tempistica è molto chiara. Pochi minuti dopo la partenza, ore 10.30, malore e caduta al suolo del runner, chiamata al centro medico  da parte dei vigili urbani, invio e arrivo dell’ambulanza medicalizzata dopo 2 minuti. Inizio immediato delle manovre rianimatorie, posizione delle piastre del defibrillatore e avvio della catena della sopravvivenza, ore 10.37 con chiamata al 118»

La chiamata al 118 è stata interpretata come incapacità degli operatori del primo soccorso a non saper usare il defibrillatore

«Niente di più inesatto perché tutte le Unità Operative, da quella fissa di coordinamento e primo intervento localizzata nei pressi della partenza della gara in Via Luigi Einaudi, alle altre 5 mobili (1 al seguito della gara e le altre 4 ferme in punti strategici del percorso), oltre ai comuni mezzi di soccorso, cannule, defibrillatore, respiratori e farmaci, hanno a bordo personale medico, infermieristico e tecnico sanitario esperto, con grandi competenze di rianimazione cardiopolmonare, BLSD »

Ma allora perché tutta questa polemica

«Il personale presente sulle unità mobili è deputato al triage e alla stabilizzazione degli atleti. I codici bianchi e verdi sono gestiti autonomamente dal personale sanitario della gara, mentre i codici gialli e rossi sono trattati dal 118 che provvederà al trasporto sanitario e al ricovero in ambiente idoneo; il tutto secondo protocollo»

Noi abbiamo acquisito il protocollo del “Piano sanitario per la manifestazione Vivicittà” e riteniamo corretta la presa in carico del paziente e l’affidamento del trasporto a Unità del 118. L’osservanza della procedura permette di non distogliere uomini e mezzi dal compito istituzionale del soccorso gara. Un esempio di buona sanità che ha permesso di salvare vita a un atleta colpito da arresto cardiaco. Il corridore dopo gli shock elettrici erogati dal defibrillatore semiautomatico e le manovre rianimatorie effettuate dall’Unità mobile di soccorso, è stato ricoverato nella sala rossa del Policlinico di Bari e fatta diagnosi di Infarto miocardico, trasferito nella Cardiologia Ospedaliera dove è attualmente ricoverato per il proseguimento delle cure. I soccorsi in definitiva sono stati efficienti, efficaci e non dovrà mancare ammirazione all’attività prestata da tutti gli operatori della sicurezza sanitaria di Vivicittà.

L’arresto cardiaco e la morte improvvisa sono evenienze nello sport agonistico e amatoriale che riempiono sempre più frequentemente le pagine dei media. Malattie non facilmente diagnosticabili, ricerca affannosa di facilitazioni nel rilascio delle certificazioni e superficialità nel non voler sottoporsi a controlli, sono spesso le cause che trasformano in tragedia momenti di gioia e festa. La legislazione italiana prevede il giudizio d’idoneità per il rilascio della certificazione sportiva. Devono essere rispettati indagini diagnostiche e protocolli specifici per fascia di età, tipo di attività sportiva (agonistica e non) e specificità di sport. Le certificazioni agonistiche, già disciplinate dal Decreto Ministeriale del 18 febbraio 1982, devono essere rilasciate dai medici specialisti in Medicina dello sport che operano in sinergia con cardiologi esperti. L’expertise, cioè la scrupolosa professionalità e competenza dei medici certificatori, l’esecuzione precisa dei protocolli e dei percorsi diagnostici e i corretti stili di vita permettano che si compia sport per tutti e in sicurezza.

Bari 21.04.2018

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Sicurezza nelle gare: la verità sul runner colpito da infarto nella Vivicittà a Bari

http://www.corrierenazionale.net/2018/04/21/sicurezza-nelle-gare-la-verita-sul-runner-colpito-da-infarto-nella-vivicitta-di-bari/

Etica della pace, diritti ed educazione alle competenze sociali e civiche

Master di I livello “Etica della pace, diritti ed educazione alle competenze sociali e civiche”
Coordinatore Prof. Michele Indellicato UNIBA

20.04.2018, ore 16,  III piano palazzo Ateneo Bari
“La comunicazione etica medico paziente al servizio dell’appropriatezza clinica”
Lezione a cura di Riccardo Guglielmi

lezione di etica 20 aprile 2018

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Cardiologi a congresso a Bari: luci e ombre della sanità pugliese

Congresso congiunto ANMCO SIC Puglia e Basilicata

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Terminato il Congresso di Cardiologia ANMCO-SIC Regioni Puglia e Basilicata 2018

Dai medici e dai cittadini un forte richiamo alla politica per essere più vicina a chi soffre

BARI – A Massimo Grimaldi e a Giacinto Calculli, presidenti ANMCO per la Puglia e la Basilicata, il merito di aver organizzato un evento di grande rilevanza scientifica e didattica. Dal 5 al 7 aprile, in 3 giorni d’intensi e proficui lavori, con sessioni interattive e presentazione di casi clinici, sono state discusse le tante novità per prevenzione, diagnosi e cura delle malattie cardiovascolari. Tecniche incruente, ecocardiografia, scintigrafia, risonanza magnetica e metodiche interventiste di emodinamica ed elettrofisiologia, permettono oggi di trattare cardiopatie anche gravi senza “tagliare il torace” e anestesia generale. Le armi a disposizioni dei cardiologi sono tante: stent per coronarie e vasi periferici, microchip per il rilevamento anche per anni di aritmie, mini pace maker senza fili, valvole cardiache poste a paziente sveglio, con riduzione di giornate di degenza, disagi e costi. Le letture magistrali tenute dai massimi esperti nazionali in materia, come non segnalare quelle di Matteo Di Biase sulla morte improvvisa, di Andrea Maria D’Armini sul trattamento chirurgico dell’ipertensione polmonare tromboembolica e l’esposizione di casi clinici affidata a giovani cardiologi, molto apprezzata Rita Musci, hanno visto consolidato quell’ideale legame che da decenni unisce le generazioni di cardiologici in Puglia e Basilicata. Commozione ha suscitato il ricordo della Prof.ssa Giuseppina Biasco, indimenticabile maestra di cardiologia della Scuola di specializzazione dell’Università di Bari formata e diretta per decenni dal Prof. Paolo Rizzon, con l’assegnazione del premio a lei dedicato.

Grande interesse ha prodotto la tavola rotonda sulla sanità in Puglia moderata da Daniele Amoruso. Le Associazioni pazienti, presente la delegazione di AMA Cuore, e Cittadinanzattiva davanti a Enzo Magistà, direttore di Telenorba e Giovanni Gorgoni, commissario straordinario ARES Puglia, hanno manifestato il disagio e la difficoltà dei cittadini per l’accesso a cure e servizi. Non è certo positivo il giudizio espresso da quanti hanno risposto al questionario sul Gradimento della sanità in Puglia, proposto da Polisnotizie.it, Il Corriere nazionale.net e AMA Cuore. Le inaccettabili liste d’attesa, i Pronto soccorso paragonati a gironi danteschi, la burocrazia, i viaggi della speranza fuori regione, l’insufficiente numero di operatori sanitari e la mancata riconversione dei presidi ospedalieri soppressi, sono le espressioni di una politica regionale che non è molto vicina a chi chiede aiuto e non sembra confrontarsi con i veri addetti ai lavori. Gli stessi medici richiamano politici e amministratori a controlli mirati, revisione dei tetti di spesa per le strutture efficienti, maggiore attenzione e rigore per la destinazione delle poche risorse economiche a disposizione.

 

20 articolo 2018 http://www.polisnotizie.it/2018/04/07/cardiologi-a-congresso-a-bari-luci-e-ombre-della-sanita-pugliese/

 

 

La Cardiologia del futuro parte da Bari

Specialisti a Congresso per tecnologie avanzate    e farmaci efficaci

emodinamica cardiologia ospedaliera (2)

Di Riccardo Guglielmi

Dal 5 al 7 aprile, inizio ore 8.30 presso Villa Romanazzi Carducci, si svolgeranno i lavori del congresso annuale congiunto ANMCO-SIC Regioni Puglia e Basilicata 2018. Sono previste 18 sessioni interattive con discussione di casi clinici per affrontate le più importanti novità in ambito cardiologico: prevenzione, farmaci, metodiche invasive come il trattamento delle aritmie gravi e il posizionamento di valvole cardiache senza interventi di cardiochirurgia e lunghe anestesie.

«Particolare attenzione – afferma Massimo Grimaldi, presidente regionale dei cardiologi ANMCO – è stata dedicata alla gestione delle Unità di terapia intensiva e alle emergenze cardiologiche. Argomenti come defibrillatori e morte improvvisa, sempre presente nella cronaca, nuove terapie per diabete, ipertensione, ipercolesterolemia, rischio embolico e scompenso cardiaco avanzato, saranno trattati in 6 letture magistrali tenute dai massimi esperti in materia».

Grande novità del congresso è la tavola rotonda aperta alla cittadinanza, il 6 aprile, inizio ore 12. Argomento è “La Sanità in Puglia”. Davanti a giornalisti e politici, invitato il Presidente della Regione Emiliano, sarà data voce ad Associazioni pazienti e Cittadinanza attiva.  La nostra sanità regionale, con tante ombre e poche luci deve produrre salute,  diritto fondamentale per i cittadini. L’appello ad amministratori e politici è che identifichino la salute pubblica in bene comune e ricchezza per l’intera società.

Sono previsti, inoltre, tre concorsi: elettrocardiografia, ecocardiografia e casi clinici. L’evento ha valore formativo per medici e professioni sanitarie.

Bari 31.03.2018

Congresso ANMCO SIC 2018 a

Riccardo Guglielmi

La Cardiologia del futuro parte da Bari