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Il paziente politraumatizzato

Il politraumatizzato: medicina e oltre a Bari il 2 dicembre

Medici, terapisti, psicologi e giornalisti accolgono e accettano la sfida

Una task force multispecialistica, integrata da esperti della comunicazione, ha accettato la sfida e si riunirà a Bari sabato 2 dicembre, ore 8.30-17.00, presso il Nicolaus Hotel, Via Cardinale Agostino Ciasca 27, per fare il punto sulla complessa gestione, chirurgica, riabilitativa e psicologica del paziente politraumatizzato.

Professionisti del calibro di R. Marvulli, E. Pierangeli, V. Scacco, E. Tongiani e R. Urso spiegheranno le attuali terapie mediche, chirurgiche e i nuovi protocolli riabilitativi. Obiettivo implementare nei partecipanti al corso la cultura di un più efficace ed efficiente approccio al politraumatizzato, in un percorso ideale che parte dall’urgenza in Pronto Soccorso, sosta nella degenza ospedaliera, si riassetta nella fase riabilitativa e termina con il reinserimento domestico, lavorativo e sociale. Particolare rilievo sarà dato ai traumi cranici e della colonna vertebrale, alle lesioni della mano. Graziella Zitelli curerà la gestione psicologica.

Particolari attenzioni sono state rivolte agli aspetti comunicativi e didattici da Roberto Urso dell’Ospedale Maggiore di Bologna, responsabile scientifico dell’evento e da Annamaria Venere di AVeventi e formazione, responsabile organizzativa e provider ECM. Nella sessione mattutina Riccardo Guglielmi modererà gli interventi e, vera novità in un evento scientifico, nel pomeriggio Salvo Falcone, giornalista, curerà un Talk show con la partecipazione di tutti i relatori.

Il corso ha valore formativo per medici, psicologi, infermieri e terapisti. Ingresso libero

Fonte: 74 articolo 2017 http://www.corrierenazionale.net/2017/11/28/il-politraumatizzato-medicina-e-oltre-a-bari-il-2-dicembre/

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Articolo di Cristina Negro 

Video realizzato da Cristina Negro – Fonte: Salvo Falcone

 

Operazione arterie sicure

Come godersi il viaggio della vita in serenità

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Su invito dell’Associazione Orizzonti, sabato 18 marzo, alle ore 20.30, presso la sala convegni della scuola secondaria Tommaso Fiore di Bari, Riccardo Guglielmi, cardiologo e giornalista scientifico de il Corriere Nazionale.net, ha condotto, alla presenza di un pubblico attento e partecipativo, la relazione “Operazione arterie sicure: conigli utili”. Introduzione a cura del consigliere Domenico Caradonna e del presidente dell’Associazione Giovanni Casale.

Gli incontri per la salute hanno lo scopo di implementare la cultura della prevenzione delle malattie cardiovascolari e trasmettere messaggi per stili di vita virtuosi, utili a ridurre il rischio cardiovascolare e oncologico. Secondo lo stesso relatore «La lotta alle malattie cardiovascolari va oltre la ricerca e l’ospedale. E’ il coinvolgimento del territorio, famiglia, volontariato e scuola che potrà permettere di arrestare l’epidemia di patologie vascolari che è già in atto, da anni, nei paesi occidentali».

Relazione scientificamente corretta, condotta con leggerezza e chiarezza tanto da suscitare numerose domande appropriare sui fattori modificabili del rischio cardiovascolare, colesterolo, ipertensione, fumo, stress, abitudini alimentari e sedentarietà. Presente in sala Olimpia Binetti, psicologa, che ha rilevato il ruolo positivo della respirazione nel rilassamento, rallentamento dei processi d’invecchiamento e nell’aumento delle difese immunitarie. E’ emerso che il mondo della scuola, erano presenti molti docenti, ha la consapevolezza che grande è il contributo d’aiuto che dai banchi può raggiungere la medicina con progetti comuni in tema di prevenzione e primo soccorso.

redazione@corrierenazionale.net

72 articolo 2017 http://www.corrierenazionale.net/2017/11/19/operazione-arterie-sicure/

AMA Cuore a CUORE ARITMICO 2017

Relazione del presidente Francesco Pastanella 

Bisogni attesi e inattesi dei pazienti affetti da cardiopatia ischemica

Sig.ri Moderatori, gentile pubblico permettetemi un ringraziamento ai dottori Grimaldi e Contursi per l’invito a partecipare come relatore in questo seminario e alla successiva tavola rotonda. Per noi laici rappresenta un onore e un privilegio.

E’ Francesco Pastanella, Maresciallo della Marina Militare, in pensione dopo un infarto del miocardio, che parla. Abituato a un servizio operativo d’imbarco, mi sono sentito come un reduce di guerra che ha difficoltà d’inserimento nella vita sociale e civile. Alla depressione ho saputo reagire fondando l’associazione A.M. A. Cuore Bari, diventata ONLUS, insieme a persone, diventate poi amici, accomunate dalla mia stessa condizione. Quella che era patologia è diventata una risorsa e con l’auto mutuo aiuto, le iniziali di AMA Cuore, abbiamo imparato ad affrontare le problematiche sociali e familiari del ritorno a casa dopo un infarto.

L’occasione per ringraziare il dott. Pasquale Caldarola che ha visto nascere nel suo reparto la nostra associazione e il dott. Riccardo Guglielmi con il quale abbiamo realizzato progetti di prevenzione e di ascolto nel Policlinico, a tutt’oggi operativi con il dott. D’Agostino. I nostri associati diventano operatori volontari che seguono chi ha avuto un incidente di percorso come il nostro dalle fasi della riabilitazione agli incontri di sostegno psicologico.

Non voglio dilungarmi. Abbiamo preferito preparare un video di pochi minuti e mostrarvi chi siamo e quello che facciamo. Rappresenta quelli che sono i bisogni attesi ai quali abbiamo saputo dare risposta grazie al contributo personale e disinteressato dei medici e degli infermieri il cui lavoro va sempre oltre il dovere.

Presentazione *** VIDEO ***

Con i medici esiste un rapporto di gratitudine e stima, ma purtroppo vediamo un peggioramento della qualità dell’assistenza.

La BUROCRAZIA crea continue barriere. Cominciamo con la difficoltà nell’accesso alle cure che noi riteniamo solo secondaria a una mancanza di operatori sanitari oggi oberati da carichi di lavoro sempre più pesanti. La mentalità operativa militare mi ha portato a osservare tante criticità che possiamo riassumere con il fatto che i medici fanno poco i medici perché tante sono le incombenze amministrative che altre figure professionali dovrebbero eseguire. Mi dispiace dirlo ma spesso li osserviamo sull’orlo di una crisi di nervi, parafrasando il film Pedro Almodòvar. Sappiamo bene che non hanno colpa.

Bisogni inattesi sono le problematiche concernenti le liste di attesa per controlli e diagnostiche, tetti di spesa per le procedure interventiste d’urgenza, piani terapeutici specialmente quando sono in scadenza, Pronto Soccorso trasformati in gironi danteschi, mancata integrazione ospedale territorio. Tante chiacchere senza che i problemi siano risolti.

Grande è la responsabilità dei finanziatori del Sistema sanitario, politici e amministratori. La politica sanitaria regionale, non avendo ruolo strategico di indirizzo, si è arrogato quello gestionale. In Puglia il mancato coinvolgimento dei medici ha prodotto ripercussioni negative sul diritto alla salute del cittadino. Assistiamo al mancato rispetto verso chi opera per offrire aiuto.

Cosa proponiamo: libertà per i medici di base nelle scelte prescrittive, creazione di ambulatori dedicati alle patologie che diventano croniche, cardiopatia ischemica, scompenso, aritmie e ipertensione arteriosa. Non chiediamo privilegi ma salute sì, burocrazia no, meno tagli, più risorse, assunzioni, in definitiva rispetto per il cittadino medico e per la persona malata; ecco gli elementi per una sanità appropriata, efficiente, efficace, di qualità e più umana.

Bari 10 novembre 2017

La tavola rotonda. “Rapporto medico paziente: conflitto o santa alleanza” 

Cuore ARITMICO tavola rotonda 1

Cuore ARITMICO tavola rotonda 2

Cuore ARITMICO tavola rotonda

Conflitto o santa alleanza.Tavola rotonda a CUORE ARITMICO

The day after. Ieri 10 novembre giornata dell’orgoglio medico

Proposte per una sanità regionale migliore

orgoglio medico

Una data da ricordare quella del 10 novembre 2017, perché ha visto medici, professionisti della salute, associazioni del volontariato e dei malati, manifestare in piazza e comunicare in un evento scientifico, il disagio e le attese di salute che i finanziatori del Sistema sanitario, politica in particolare, con le scelte programmatiche, non riescono a esaudire. La cittadinanza ha saputo cogliere lo spirito della giornata per il diritto alla salute, non rivolta a difendere un privilegio di categoria, ma a sostenere un diritto di tutti.  «È il giorno dell’ORGOGLIO MEDICO» e con queste parole il Presidente dell’Ordine dei medici di Bari, dott. Filippo Anelli ha iniziato il suo intervento all’assemblea conclusiva della splendida manifestazione di ieri 10 novembre 2017, iniziata con adunata alla 13 nella piazza del Policlinico e corteo lungo viale Salandra e via Capruzzi sede della Regione Puglia. I medici sono stati uniti nel rivendicare “l’autonomia della professione senza condizionamenti di qualsiasi potere”.

In contemporanea, forse meno plateale ma altrettanto incisiva, a Villa Romanazzi Carducci, durante l’evento scientifico CUORE ARITMICO, organizzato da ANMCO e SIICP, si è svolta la tavola rotonda “Rapporto medico paziente: conflitto o santa alleanza”.

Cuore ARITMICO tavola rotondaRiccardo Guglielmi, giornalista scientifico del il Corriere Nazionale.net modera mettendo a confronto medici, amministratori, rappresentanti delle associazioni e della società civile. Tante le criticità, tetti di spesa per le procedure interventiste, liste d’attesa, piani terapeutici, risorse poche e mal gestite ma tante le proposte per rendere migliore la sanità pugliese e aumentare le tutele di chi soffre. Molto accorato è l’appello del presidente di AMA Cuore, Francesco Pastanella a voler risolvere operativamente, con le reti per patologia, le problematiche di chi chiede aiuto alle strutture sanitarie pubbliche. Massimo Grimaldi, eccellenza riconosciuta dalla comunità scientifica nazionale ed europea, Responsabile dell’U.O. di Elettrofisiologia dell’Ospedale Miulli di Acquaviva delle Fonti, denuncia il proprio disagio a non poter soddisfare le tante richieste per il trattamento di gravi aritmie, fibrillazione atriale e tachicardie ventricolari, che se trattate con le moderne tecniche di ablazione aumenterebbero di molto la qualità di vita degli ammalati. Alternativa al mancato trattamento è l’aumento delle procedure cardiochirurgiche e la mobilità passiva, cioè la richiesta, sempre accolta, presso strutture extraregionali con conseguente aggravio di spesa. Don Domenico Laddaga, presidente Nazionale Ospedali ARIS, ospedalità religiosa, denunciando l’autoreferenzialità auspica maggiori controlli nel pubblico e nel privato per meglio agire sull’eliminazione degli sprechi e convogliare le risorse su chi effettivamente lavora e produce. Le proposte di “Don Mimmo” sono state quelle di abolire i tetti di spesa per le procedure interventiste salvavita, fare formazione negli ospedali e non solo nelle Università, potenziare i servizi territoriali per evitare l’afflusso caotico e disordinato nei Pronto Soccorso, divenuti veri gironi danteschi. Rocco Lagioia, presidente AISC, reclama ambulatori dedicati per lo scompenso cardiaco, vera epidemia per gli anziani. Maggiore umanizzazione, centralità del malato e accoglienza (informazione, sostegno per chi soffre e per i familiari), sono gli appelli di Vincenza  Colavito, responsabile di A.IT.A. Ettore Attolini, medico, un passato di Assessore regionale alla Sanità, ora della Direzione AReSS Puglia, ha denunciato il progressivo calo di risorse per la Puglia da parte del Fondo sanitario nazionale; all’Emilia e Romagna, a parità di abitanti, sono versati 800.milioni di euro in più. Il blocco del turnover dei piani di rientro ha determinato la mancata sostituzione di quanti hanno lasciato il servizio per pensionamento; l’Emilia e Romagna vanta 16mila addetti in più nell’ambito sanitario. Non è possibile erogare prestazioni extra LEA, i livelli essenziali di assistenza, ma bisognerà rendere operativi gli accreditamenti delle strutture private e pubbliche per una migliore ripartizione delle risorse. Maggiori tutele con le reti per patologia, aggiornamento dei software, edilizia sanitaria, sensibilizzazione e partecipazione della Medicina generale sono le argomentazioni che Ettore Attolini ha proposto per una sanità migliore, efficace e più umana. Nelle conclusioni del moderatore è stato evidenziato che non esiste conflitto tra medico e paziente. Il lavoro dei medici e infermieri va oltre il dovere. Non solo coraggio delle denunce ma forza delle proposte: la tavola rotonda è servita per creare una Santa Alleanza, benedetta dalla presenza di Don Mimmo, tra medici, società civile, associazioni dei malati e del volontariato. L’unione fa la forza per meglio avanzare proposte agli interlocutori politici; obiettivo migliorare la sanità regionale e garantire quel diritto alla salute così ben scritto nell’articolo 32 della nostra Costituzione.

I due avvenimenti del 10 novembre, pur diversi nella forma, hanno proposto l’importanza di difendere il nostro Servizio sanitario nazionale, l’unico al mondo che ancora garantisce il “BENE COMUNE” in questa società che mira a delegittimare sempre più la cultura e la scienza della professione medica.

La memoria del day after e le parole di Filippo Anelli dovranno essere alimentate da quanti hanno a cuore il bene comune e l’amore del prossimo. “Il BAVAGLIO noi lo vogliamo mettere alle malattie e per questo è necessario che la politica ascolti il nostro parere e che la gente finalmente s’interessi della salute sempre e non solamente nel momento del bisogno”.

Mediterranea TV, canale 214 del DT, ha seguito l’evento

70 articolo 2017 http://www.corrierenazionale.net/2017/11/11/the-day-after-ieri-10-novembre-giornata-dellorgoglio-medico/