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Il diabete diventa sempre più giovane

Cause: cattive abitudini alimentari e sedentarietà 

Le vere armi prevenzione e comunicazione

obesi

  • foto web

Di  Riccardo Guglielmi

Una vera epidemia si sta diffondendo nel III millennio. La prevalenza di diabete nel mondo è in costante aumento. Entro il 2035 sono previsti oltre 592 milioni di diabetici. Diabete significa malattie cardiovascolari e di conseguenza minore aspettativa per quantità e qualità di vita. Il dissesto glicemico nell’organismo induce a parlare di “malattia diabetica”, in considerazione del fatto che numerosi eventi si possano verificare anche alla presenza di alterazioni del profilo glicemico apparentemente minime. Curare questa malattia significa non fermarsi al semplice controllo della glicemia ma agire sullo stile di vita e sulle patologie associate, ipertensione, dislipidemia e al fumo. Il diabete alimentare, quello di tipo 2, sta aumentando nei giovani. L’involuzione antropologica degli ultimi cinquanta anni sta producendo aumento del tasso di obesità infantile. L’inattività fisica produce lo squilibrio del metabolismo degli zuccheri e dei grassi. Obesità e sedentarietà diventano gli incursori che sfondano le linee di difesa del nostro organismo e producono patologie vascolari e degenerative che diventeranno alleati, sempre più pericolosi, del diabete. Esistono tanti buoni farmaci ma se non s’interviene con progetti di prevenzione primaria che prevedano, sin dalla prima infanzia in famiglia e a scuola, quella maggiore informazione utile a implementare stili di vita corretti, la guerra contro l’invasione della malattia diabetica nel III millennio sarà persa.

Bari 11.11.2018

50 articolo 2018

http://www.corrierepl.it/2018/11/11/il-diabete-diventa-sempre-piu-giovane/

Il diabete diventa sempre più giovane

 

Basterà una pillola, niente pancia e più muscoli

olio sasso

Di Riccardo Guglielmi

 Un team di ricercatori dell’Augusta University, Georgia USA, ha perfezionato gli studi sulla miostatina, una proteina prodotta dal nostro organismo e scoperta nel 1997, capace di bloccare la crescita della massa muscolare. Riducendo la produzione di questa proteina si potranno avere masse muscolari più sviluppate, maggiore protezione per cuore e rene, prevenzione dei danni legati all’obesità. Per dimostrare questa teoria i ricercatori hanno allevato quattro gruppi di topi: magri e obesi con produzione di miostatina bloccata e non. I topi incapaci di produrla hanno sviluppato più massa muscolare, mentre quelli obesi sono rimasti tali con massa muscolare immutata. Il lavoro, dei ricercatori dell’Augusta University, sarà presentato da Joshua Butcher al congresso di Biologia sperimentale di Chicago.

Molti animali, per esempio il toro, non hanno bisogno di passare intere giornate in palestra o di seguire diete particolari. Il loro straordinario sviluppo muscolare è dovuto semplicemente a una mutazione del gene che codifica per la miostatina.

«E la pancia non c’è più» era lo slogan di una pubblicità di molti anni fa sulle virtù di un olio d’oliva italiano, nel futuro non saranno più necessarie ore e ore di palestra; basterà una pillolina a base d’inibitore di miostatina e miracolosamente una fantastica tartaruga renderà attraente il nostro addome.

Art 33    http://www.corrierenazionale.net/2017/05/05/bastera-una-pillola-niente-pancia-e-piu-muscoli/

L’obesità aumenta il rischio di cancro

obesita

Più colpiti gli organi dell’apparato addominale e nelle donne seno, utero e ovaio

Di Riccardo Guglielmi

 

Pubblicati sul British Medical Journal i risultati di una review della letteratura condotta dai ricercatori dell’Imperial College di Londra, attestante un legame tra obesità e 11 tipi di cancro. La lista comprende i tumori più comuni e più gravi, tra cui quello all’esofago, al midollo osseo, al colon-retto, alle vie biliari, al pancreas, al rene. Per le donne in premenopausa i chili di troppo aumentano la probabilità di ammalarsi di tumore dell’endometrio. Per gli uomini a ogni aumento di 5 chili su metro quadro dell’indice di massa, sale del 9% il rischio di essere colpiti dal cancro al colon-retto e addirittura del 56% di ammalarsi di tumore delle vie biliari. Per le donne in menopausa la probabilità di sviluppare un tumore al seno cresce dell’11%. La relazione tra sovrappeso e cancro vale anche per il mieloma multiplo.

Importante è il rapporto ideale tra vita e fianchi. Per ogni incremento di 0,1 in questo rapporto il genere femminile vede aumentare il rischio di cancro all’endometrio del 21% per cento.

Questo studio che l’obesità sta diventando uno dei principali problemi di salute pubblica. La prevenzione dei tumori deve prevedere strategie che interessino l’alimentazione e il controllo del peso.

redazione@corrierenazionale.net

Bari 14 marzo 2017

19 articolo 2017 http://www.corrierenazionale.net/2017/03/14/lobesita-aumenta-il-rischio-di-cancro/

Allarme obesità diabete

Allarme obesità diabete

Di Riccardo Guglielmi

 

Sono 28 milioni gli italiani che devono perdere peso. Scende in campo il sen. d’Ambrosio Lettieri

Luigi dambrosio

E’ stata approvata il 12 ottobre al Senato la mozione del gruppo Conservatori Riformisti, a firma del sen. d’Ambrosio Lettieri, contro l’obesità, una condizione patologica in costante incremento e vera epidemia in numerosi paesi.  Cina e USA i più colpiti, Italia è collocata al 136° posto per le donne e al 56° posto per gli uomini. Tutti gli stati in crescita di sviluppo industriale sono coinvolti.

«Si tratta di una battaglia di civiltà – ha dichiarato il sen. d’Ambrosio Lettieri- indifferibile sotto il profilo sanitario e da combattere tutti insieme». Alimentazione, nuovi farmaci, implementazione dell’attività fisica e abolizione del fumo sono le strategie risolutive.

Le cifre sono preoccupanti e le ripercussioni sociali saranno drammatiche tanto da ipotizzare nel 2020 che tutte le risorse della sanità pubblica americana, l’Obama care, saranno assorbite dalla cura delle complicanze del diabete e dell’obesità. L’OMS ha coniato il termine di “diabesi” per indicare i soggetti con diabete e obesità.  Gli italiani in sovrappeso sono 22 milioni, 1 su 3 con prevalenza maschile. Gli obesi sono 6 milioni, i diabetici quasi 3,5 e i diabesi, circa 2 milioni. Anche in Puglia obesità e diabete avanzano, il 12% degli adulti è obeso, il 30% in sovrappeso. Allarme nell’età pediatrica: un bambino su 20 è obeso, a causa di un eccessivo apporto calorico e di uno scarso livello di attività fisica. A nulla servono le nostre eccellenze alimentari, (prodotti da forno, pomodori, olio extra vergine d’oliva, pesce azzurro, mandorle, noci e vino), se lo stile di vita non cambia.

OBESITA 3

La mozione del senatore pugliese, impegna il Governo su tre punti: attuare interventi, nazionali e regionali, finalizzati allo sviluppo della salute e alla prevenzione delle complicanze cardiologiche correlate; implementare i sistemi di sorveglianza dai fattori di rischio, al follow-up sino alla valutazione dell’efficacia degli interventi; istituire un gruppo di lavoro composto da esperti del mondo scientifico e sanitario per studiare le strategie vincenti. L’obiettivo finale è migliorare il livello di salute pubblica e incidere sulla spesa sanitaria.  Grande è il contributo della ricerca nella lotta a obesità e diabete. Evidenze scientifiche dimostrano l’efficacia di una nuova molecola, liraglutide, già approvata dalla Food and Drug Administration (FDA) americana e dalla European Medicine Agency (EMA) .

Alla politica spetta il compito di una scelta di programmazione per implementare la prevenzione e garantire, a tutti gli utenti del Servizio sanitario, la fruibilità dei nuovi farmaci con la loro introduzione nel Prontuario Terapeutico ai fini della rimborsabilità, all’industria farmaceutica di abbassare il prezzo dei prodotti tenuto conto della maggiore diffusione sul mercato e ai cittadini di seguire i consigli che i medici forniscono a esclusivo vantaggio della salute di chi assistono.   La speranza è che quanto approvato dal Senato non sia disatteso dal Governo. Caso contrario, adattando alla circostanza una famosa frase latina attribuita a Cicerone, dovremmo dire: senatores boni viri, imperium mala bestia.

Riccardo Guglielmi

Pubblicato su Il Corriere Nazionale in data 14 ottobre 2016 Rubrica NOI E LA SALUTE